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La cavalcata del petrolio non sostiene i mercati

La cavalcata del petrolio non sostiene i mercati

Continua la cavalcata del petrolio sulla scia delle posizioni long degli operatori nonostante continui a permanere un sostanziale eccesso di offerta. Continuano a giocare un ruolo determinante a sostenere le quotazioni del greggio anche le tensioni geopolitiche nell’area mediorientale che tornano ad avere un impatto inflattivo sui prezzi.

Il Brent tocca quota 48.00 $/barile in apertura di sessione europea, mentre il WTI raggiunge quota 46.50 $/barile confermando il trend positivo anche dopo i dati sulle scorte negli Stati Uniti, ma con un assottigliamento dello spread tra i due contratti.

In Europa i mercati aprono la giornata in rosso soffrendo la debolezza delle borse asiatiche che nella sessione notturna hanno accusato il colpo inflitto dall’inazione della Bank of Japan nell’ultima riunione di politica monetaria.

I dati pubblicati questa mattina sono risultati complessivamente abbastanza incoraggianti: sul fronte crescita il PIL batte le stime degli analisti e si attesta a 1.6% anno su anno, in linea con la rilevazione precedente, mentre l’occupazione continua a far registrare timidi miglioramenti con il tasso di disoccupazione che scende a sorpresa a 10.2%.

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Ancora sotto pressione l’inflazione, così come anticipato dalla BCE (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) nell’ultima riunione di politica monetaria che si attesta in territorio negativo a -0.2% confermando il rischio deflattivo.

Market Movers

07:30 Francia PIL a/a cons. 1.0% prec. 1.4%

08:00 Germania Vendite al dettaglio a/a cons. 2.2% prec. 5.5%

08:00 Giappone Bollettino BOJ

10:00 Italia Disoccupazione cons. 11.7% prec. 11.6%

10:30 Regno Unito Credito al consumo BOE cons. 1300m prec. 1392m

11:00 Eurozona PIL a/a prel. cons. 1.4% prec. 1.6%

11:00 Eurozona Inflazione a/a prel. cons. -0.1% prec. 0.0%

11:00 Eurozona Disoccupazione cons. 10.3% prec. 10.3%

14:30 Stati Uniti PCE a/a cons. prec. 1.7%

16:00 Stati Uniti Fiducia consumatori Univ. Michigan cons. 90.0 prec. 91.0

EURUSD

Buoni i dati usciti questa mattina in Europa su PIL e disoccupazione, entrambi migliori delle attese, mentre langue ancora il comparto inflazione che continua a mantenersi su livelli indicativi di una certa debolezza. La moneta unica non subisce eccessivamente né pressioni rialziste né ribassiste in un quadro di stabilità che conferma i livelli di apertura di sessione a 1.1380 con i mercati che rimangono ancora abbastanza deboli. Attesa comunque per i dati statunitensi del pomeriggio che potrebbero portare, insieme all’avvio di conclusione della sessione settimanale, ad un piccolo sell off di dollaro.

GBPUSD

Continua il percorso di rafforzamento della sterlina inglese che si attesta in area 1.46 dopo aver toccato nella sessione asiatica quota 1.4650 sull’indebolimento del biglietto verde. Ancora dati positivi sul fronte finanziario sul fronte credito al consumo che continua a registrare un deciso miglioramento nonostante aumenti l’importo netto e cali il numero delle richieste. Massima attenzione comunque ai dati statunitensi del pomeriggio che qualora confermassero l’outlook positivo su inflazione e fiducia dei consumatori potrebbero portare ad un parziale rafforzamento del biglietto verde in conclusione di sessione.

USDJPY

Ancora sessione in rafforzamento per lo yen giapponese che tocca quota 107.00 in apertura di sessione europea sull’indebolimento delle piazze azionarie asiatiche seguite a ruota da quelle del Vecchio Continente. L’outlook per la giornata si attesta comunque in zona di lateralità di conferma dell’attuale quadro non propriamente incoraggiante sul fronte finanziario e fino ai dati statunitensi del pomeriggio che potrebbero portare alla chiusura parziale delle posizioni short su un potenziale recupero del biglietto verde.

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