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Cemento, Corte Ue annulla richieste informazioni a società per indagine antirust

MILANO (Reuters) - La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha annullato le decisioni delle Commissione Ue relative alle richieste di informazioni inviate ad alcuni produttori di cemento nell'ambito di un procedimento per presunte infrazioni antitrust avviato nel 2010.

Lo dice una nota della Corte di Giustizia Ue ricordando che tra le societa interessate al procedimento figurano in particolare le tedesche HeidelbergCement, Schwenk Zement e le italiane Buzzi Unicem e Italmobiliare.

Queste società si erano rivolte alla Corte di Giustizia contestando in particolare alla Commissione Ue di non avere sufficientemente descritto le presunte infrazioni e di aver imposto un carico di lavoro sproporzionato per il volume delle informazioni richieste, la cui legittimità era stata confermata dal Tribunale.

Con le sentenza di oggi "la Corte constata che il Tribunale è incorso in un errore di diritto nel ritenere che le decisioni della Commissione fossero sufficientemente motivate".

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Per la Corte, infatti, la motivazione sulla richiesta di informazioni è stata "eccessivamente succinta, vaga e generica, alla luce, in particolare, dell'ampiezza considerevole delle domande poste" e le domande poste non lasciano emergere in modo chiaro ed inequivocabile i sospetti d'infrazione.

Inoltre, a giudizio della Corte, visto che le informazioni sono state chieste vari mesi dopo l'avvvio del procedimento (la decisione sull'invio del questionario è stata presa a marzo del 2011) e più di due anni dopo i primi accertamenti, la Commissione avrebbe potuto esporre con maggiore precisione i sospetti di infrazione in capo alle imprese.

"Di conseguenza, la Corte giunge alla conclusione che le decisioni della Commissione non sono sufficientemente motivate sul piano giuridico e decide di annullare le sentenze del Tribunale nonché le decisioni della Commissione", dice la nota.