Clima, riscaldamento globale in aumento, stati mancano obiettivi
VARSAVIA (Reuters) - Il pianeta si sta allontanando dalla capacità di limitare il riscaldamento globale, con le battute d'arresto registrate in Giappone e Australia che hanno oscurato i segnali positivi che provenivano invece da Usa e Cina. Lo indica uno studio diffuso oggi. Il Climate Action Tracker elaborato da un gruppo di scienziati dice che il mondo va verso un aumento di 3,7 gradi rispetto all'epoca pre-industriale entro il 2100, rispetto a quello di 3,1 previsto nel caso in cui i governi rispettassero l'impegno di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I governi riuniti a Varsavia per il vertice sul clima, dall'11 al 22 novembre, stanno cercando il modo di limitare il riscaldamento globale a un tetto massimo inferiore ai 2 gradi rispetto all'epoca pre-industriale per evitare l'eccesso di ondate di calore, siccità, precipitazioni e aumento del livello del mare. Lo studio presentato oggi, elaborato da Climate Analytics, dall'Istituto di Potsdam per le ricerche sull'impatto climatico e Ecofys, dice che la decisione del Giappone, la scorsa settimana, di rivedere l'obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra entro il 2020 - dal meno 25% sui livelli 1990 all'attuale 3% - renderà più difficile raggiungere l'obiettivo globale dei 2 gradi Celsius. Anche la nuova politica dell'Australia, che abbandonerà lo schema di scambio delle emissioni, contribuirà a rendere più lontano il target. Secondo la commissione Onu sul clima, la maggior parte degli scenari futuri prevede che le temperature mondiali aumenteranno di oltre i 2 gradi, e che per andare in controtendenza servono riduzioni delle emissioni "sostanziose e sostenute". (Alister Doyle) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia