Compravendita senatori, Berlusconi rinviato a giudizio, 20 mesi a De Gregorio

NAPOLI (Reuters) - L'ex premier Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio per corruzione a Napoli a conclusione dell'udienza preliminare sulla presunta compravendita di senatori, mentre l'ex senatore Sergio De Gregorio ha patteggiato una pena di 20 mesi di reclusione per la medesima vicenda. E' quanto emerge dall'ordinanza del gup Amelia Primavera. Assieme a Berlusconi, il gup ha rinviato a giudizio l'ex direttore dell'Avanti! Valter Lavitola sempre per corruzione, accusa contestata anche a De Gregorio. La prima udienza del processo è fissata per l'11 febbraio 2014 davanti alla quarta sezione del tribunale di Napoli. "Purtroppo è arrivato il rinvio a giudizio da parte del gup mentre noi sostenevamo che ci fossero gli elementi per un proscioglimento di Silvio Berlusconi", ha commentato Michele Cerabona, legale dell'ex premier, parlando coi giornalisti. "Noi partivamo da una decisione già assunta da un giudice che non solo non riteneva ammissibile il giudizio immediato ma sosteneva che non ci fossero elementi necessari per inquadrare l'ipotesi di reato della corruzione [...]. Ma siamo fiduciosi", ha aggiunto l'avvocato. DE GREGORIO: FU OPERAZIONE PER ROVESCIARE PRODI Secondo l'accusa Berlusconi, Lavitola e De Gregorio nel 2006 avrebbero cercato di "comprare" senatori dell'allora maggioranza di centrosinistra. Lo stesso De Gregorio, eletto nelle file dell'Idv, sarebbe stato "comprato" - per sua stessa ammissione - con circa 3 milioni di euro per passare tra le fila del centrodestra. "Io ho parlato di un comportamento che oggi ritengo da parte mia assolutamente disdicevole e che doveva essere finalizzato a ribaltare il governo Prodi in una sorta di guerra santa, che lo stesso Berlusconi aveva denominato Operazione libertà", ha commentato davanti alle telecamere De Gregorio al termine dell'udienza. "Quando ho deciso di andare dai giudici mi sono liberato di un peso, ho liberato la mia coscienza per quanto possibile e ho chiesto scusa", ha aggiunto l'ex senatore. Berlusconi è stato condannato in primo grado a Milano lo scorso 24 giugno a 7 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione per costrizione e prostituzione minorile, nell'ambito del cosiddetto "processo Ruby". I giudici dovranno depositare le motivazioni entro il 22 novembre, dopodiché la difesa avrà un mese per presentare ricorso in appello. Su Berlusconi e i suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo pende anche l'apertura di una nuova inchiesta, collegata al caso Ruby 2 (il processo "gemello" che nel luglio scorso ha visto la condanna di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora), dopo che i giudici hanno disposto il trasferimento degli atti alla procura riguardo alle posizioni dell'ex premier e dei suoi due avvocati insieme ad altre 30 persone per accertare presunti reati commessi durante le indagini difensive. A Bari, intanto, a causa di un supplemento di indagine è slittata l'eventuale richiesta di rinvio a giudizio di Berlusconi, accusato dalla procura pugliese di aver istigato l'imprenditore Giampaolo Tarantini a mentire ai pm che indagavano su un presunto giro di escort. Berlusconi è stato condannato il 1° agosto scorso in via definitiva dalla Cassazione a quattro anni di reclusione, di cui tre coperti dall'indulto, per frode fiscale nel caso Mediaset. Sabato scorso la Corte di Appello di Milano ha rideterminato la pena accessoria in due anni di interdizione dai pubblici uffici, pena che dovrà ora essere valutata dalla Cassazione. Per quel che riguarda l'anno di pena detentiva residuo, l'ex premier ha chiesto l'affidamento in prova ai servizi sociali. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia