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Comune Roma, commissaria: debito pregresso a 12 miliardi, è sostenibile

Vigili davanti al Campidoglio. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

ROMA (Reuters) - Al 30 settembre dello scorso anno il debito pregresso del Comune di Roma era di poco inferiore ai 12 miliardi di euro e composto per 8,6 miliardi circa di debito finanziario. Lo ha detto oggi durante un'audizione alla Camera Silvia Scozzese, commissaria straordinaria per il piano di rientro del debito pregresso di Roma Capitale, spiegando che si tratta di una situazione "sostenibile", anche se c'è il rischio in futuro di problemi di liquidità per il Campidoglio. Scozzese ha anche detto che il ministero dell'Economia è in procinto di versare 880 milioni di contributi al piano di rientro, per coprire le tre ultime annualità. "Il debito complessivo in carico alla gestione commissariale è di 3,224 miliardi per il debito non finanziario e di 8,768 miliardi per il debito finanzario, considerato a valori attuali", ha detto Scozzese, in carica da gennaio e in passato assessore al Bilancio del Comune di Roma durante la giunta Marino. Nel 2008 il debito ammontava a circa 9 miliardi, nel 2010 a 16,7 miliardi, ha detto Scozzese, spiegando che l'aumento era dovuto alla diversa rilevazione sulla spesa per interessi. La commissaria ha anche precisato, comunque, che "la massa passiva è in evoluzione perché il flusso delle partite che devono essere esaminate dalla gestione commissariale è ancora aperto". "Il debito finanziario risulta sostenibile", ha detto la Scozzese. "Se confrontiamo il valore attuale del debito finanziario fino al 2048 con quello dei contributi previsti fino a tale data, otteniamo che il debito finanziario... risulta sostenibile: vale poco meno di 9 miliardi di euro e il valore attuale dei contributi futuri è una cifra vicina, poco più di quella che ci serve per ripagare il debito". Lo Stato finanzierà il piano di rientro per circa 300 milioni di euro l'anno fino al 2040 almeno, mentre i contribuenti romani versano 200 milioni di euro attraverso l'addizionale comunale Irpef, la più alta d'Italia. Replicando agli interventi di alcuni deputati, Scozzese ha detto che "la gestione finanziaria ha bisogno di un lavoro di ristrutturazione", anche perché i mutui accesi dal Comune sono quasi tutti a tasso fisso, con interessi calcolati tra il 4,2 di quest'anno e il 5,6 del 2041, giudicati "inammissibili" dal presidente della Commissione Bilancio, il democratico Francesco Boccia. Il problema della liquidità è provocato invece dal saldo negativo tra entrate e uscite del Comune, situazione che secondo l'analisi presentata dalla commissaria si protrarrà fino al 2039. In base alle previsioni, la crisi di liquidità potrebbe verificarsi tra il 2020 e il 2035. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia