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Consiglio ministri approva decreto su depenalizzazione reati

ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi un decreto legislativo che trasforma una serie di reati, tra cui la guida senza patente, in illeciti amministrativi per alleggerire il lavoro dei tribunali. Secondo il governo, il provvedimento servirà anche a "rendere più effettiva la sanzione", dice un comunicato di Palazzo Chigi. Il dlgs non depenalizza la coltivazione della cannabis per uso terapeutico, che è già stata autorizzata, ma "alcune prescrizioni che riguardano gli enti titolati a questo tipo di autorità", cioè autorizzati dallo Stato, ha detto la portavoce del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Nel caso della guida senza patente, la trasformazione in sanzione amministrativa riguarda solo chi non è recidivo. Lo schema del decreto (previsto da una legge delega al governo del maggio 2014) in sostanza riprende le proposte di una commissione ministeriale istituita nel 2014 e depenalizza "tutti i reati per i quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda previsti al di fuori del codice penale e una serie di reati presenti invece nel codice penale", ma con eccezioni significative. Non vengono infatti depenalizzati i reati relativi alla normativa sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sull'ambiente, il territorio e il paesaggio; alla sicurezza pubblica, a giochi d'azzardo e scommesse, armi, elezioni e finanziamento ai partiti. Un altro decreto legislativo abroga alcuni reati e introduce illeciti con sanzioni pecuniarie civili, in particolare per ingiuria e furto del bene da parte di chi ne è comproprietario, o per l'appropriazione di cose smarrite. Viene invece raddoppiata la sanzione civile per gli illeciti "relativi all'uso di scritture private falsificate o la distruzione di scritture private". Il governo non è intervenuto sui reati di occupazione di beni immobili privati, come l'occupazione abusiva di case perché, spiega la nota, si tratta di "condotte oggi in espansione". Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia