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Corea Sud, Moon attribuisce 'grande' credito a Trump per colloqui con Nord

Il president sud coreano Moon Jae-in sorride al presidente Usa Donald Trump durante la visita di quest'ultimo a Seul. REUTERS/Jonathan Ernst (Reuters)

SEUL (Reuters) - Il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in attribuisce al presidente Usa Donald Trump il merito di aver contribuito ad avviare i primi colloqui tra le due Coree da oltre due anni e ha avvertito che Pyongyang potrebbe trovarsi di fronte a sanzioni più severe se continueranno le provocazioni.

"Penso che il presidente Trump meriti un grande credito per aver promosso i colloqui inter-coreani, voglio mostrare la mia gratitudine", ha detto Moon ai giornalisti durante la sua conferenza stampa di Capodanno.

"Potrebbe essere un risultato delle sanzioni e delle pressioni a guida Usa", ha aggiunto.

Washington ha sollevato i timori che le aperture della Corea del Nord possano influire sui suoi rapporti con Seul, ma Moon ha rassicurato che il suo governo è in linea con gli Stati Uniti su come rispondere alle minacce di Pyongyang.

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"Questo primo giro di colloqui riguarda il miglioramento delle relazioni tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Il nostro compito è di portare la Corea del Nord verso colloqui finalizzati alla denuclearizzazione del Nord", ha detto Moon, sottolineando che quest'ultima è una "posizione fondamentale che non sarà mai abbandonata".

Moon ha detto di essere aperto ad incontrare in qualsiasi momento il leader della Corea del Nord per migliorare i rapporti bilaterali nelle giuste condizioni e a patto che siano garantiti alcuni risultati.

Tuttavia Pyongyang ha detto che non discuterà di armi nucleari con Seoul perchè queste riguardano solamente gli Stati Uniti e non i "confratelli" della Corea del Sud, né della Russia o Cina, segnalando che una svolta diplomatica rimane lontana.

Il quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun della Corea del Nord ha scritto che tutti i problemi saranno risolti con il contributo del solo popolo coreano.

"Se il Nord e il Sud abbandonano le forze esterne e cooperano insieme, saremo in grado di risolvere completamente tutti i problemi per soddisfare i bisogni della nostra gente e la nostra comune prosperità", scrive il quotidiano.

Washington ha comunque accolto con favore i colloqui di ieri come un primo passo verso la soluzione della crisi nucleare nordcoreana. Il Dipartimento di Stato Usa ha dichiarato di essere interessato ad unirsi ai futuri colloqui, con l'obiettivo di denuclearizzare la Corea del Nord.

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