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Coronavirus, Codacons: "Rischio rincari mascherine, online prezzi alle stelle"

REUTERS/Romeo Ranoco
REUTERS/Romeo Ranoco

Come sempre, c'è chi trae vantaggio dalle situazioni di disagio - in questo caso dalla diffusione del virus cinese e dalle conseguenti misure preventive anti-contagio. Primi fra tutti, ad approfittarsi della situazione (e della psicosi da contaminazione), sarebbero i rivenditori di mascherine protettive. Secondo il Codacons, infatti, in Italia (dove peraltro il virus non è ancora arrivato) i prezzi delle mascherine usa e getta sono già saliti alle stelle. L'aumento della domanda per questi prodotti, inoltre, ne ha fatto diminuire la disponibilità sul mercato e il rischio, avverte l'associazione consumatori, è che scatti la speculazione.

"Si tratta di prodotti venduti generalmente in confezioni da 10, 20 o 50 pezzi - spiega il presidente di Codacons, Carlo Rienzi - il cui costo a singola mascherina è inferiore ai 10 centesimi. La corsa all'acquisto che si registra in tutte le città italiane e nei principali aeroporti ha ridotto l'offerta sul mercato e potrebbe dare vita a speculazioni ai danni dei consumatori".

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Casi di evidente speculazione, in effetti, si possono notare giù online. Su alcuni siti le mascherine vengono vendute "fino a 0,50 euro al pezzo, con un rincaro del 400% rispetto ai listini prima dell'emergenza sanitaria", spiega Rienzi. "Il timore è che la psicosi legata al coronavirus e la maggiore domanda di mascherine da parte dei consumatori possa dare vita nei prossimi giorni a rincari generalizzati dei listini sfruttando la paura dei cittadini".

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Per questo, conclude, il Codacons farà un monitoraggio costante dei prezzi dei prodotti anti-contagio (non solo delle mascherine, quindi) e, promette, in caso di aumenti dei listini denuncerà il fatto alla Procura per reato di aggiotaggio.

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