Coronavirus, muore a 39 anni in attesa del tampone
Con la febbre alta da giorni, un 39enne di Livorno è morto in attesa di sottoporsi a tampone. I familiari, in seguito, hanno raccontato al Tirreno: “Il medico di famiglia ci ha risposto che lunedì se non fosse stato meglio avrebbe fatto il tampone e che per il momento bastava segnare eparina, cortisone e antibiotico”
Le condizioni del 39enne si sono aggravate improvvisamente sabato pomeriggio ed è stata la madre a chiamare l’ambulanza. I volontari hanno tentato di rianimarlo ma, nel tragitto verso l’ospedale, l’uomo ha avuto un arresto cardiaco. Arrivato vivo al pronto soccorso, in serata è deceduto.
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In seguito agli esami effettuati dopo la morte, l’uomo è risultato positivo al coronavirus.
Così, i familiari presenteranno un esposto in Procura per conoscere la verità. “Ha patito troppo prima di morire”.
Il fratello lo ricorda così: “Era un ragazzo solare e pieno di vita e io, pur non essendo un medico, credo che se ci fosse stato il modo di fargli fare il tampone subito, quando lo avevamo chiesto, forse le cose potevano andare in maniera diversa. Quantomeno poteva essere ricoverato in ospedale. Se aveva altre patologie? Fino all’anno scorso ha giocato a calcetto, gli amici lo sanno, era solo sovrappeso. No, non aveva malattie. Francamente non essendo un dottore non so quanto possa aver influito, comunque ci hanno detto di avergli fatto il tampone in ospedale e che è risultato positivo”.
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