Corruzione, governo stringe su falso in bilancio

ROMA (Reuters) - Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha detto oggi di avere trovato un'intesa con l'Ncd, partner centrista del governo, per contrastare più severamente il reato di falso in bilancio e la corruzione in un testo di legge che presto approderà al voto del Senato. "Abbiamo concordato un percorso condiviso sul falso in bilancio, per cui si è deciso di escludere la procedibilità a querela per estendere a tutte le fattispecie la procedibilità d'ufficio, abbiamo aumentato le pene e ristretto l'area della non punibilità per la corruzione, mantenendo però il principio di tener conto della rilevanza del fatto e della dimensione dell'impresa che ha commesso il reato", ha detto oggi Orlando a Montecitorio, come riportato dal sito Internet del Partito democratico, dopo avere incontrato i responsabili per la giustizia di Ncd e Scelta civica. La stretta della maggioranza su un provvedimento verso cui tutto il centrodestra ha mostrato finora grande diffidenza rafforza l'isolamento di Forza Italia, che ha dissentito con il premier Matteo Renzi sulla scelta di Sergio Mattarella per la presidenza della Repubblica e congelato l'intesa con il governo sulle riforme istituzionali. Il ridimensionamento del reato di falso in bilancio, che ora si vuole correggere, era avvenuto sotto il governo di Silvio Berlusconi. Per il Guardasigilli l'intesa con l'Ncd immette il provvedimento in una corsia preferenziale al Senato, "perché la prossima settimana verrà approvato in commissione e poi sono certo che il presidente Grasso vorrà portarlo presto in aula". I punti dell'intesa all'esame del Senato prevedono anche un'estensione del regime delle sanzioni penali per il pubblico ufficiale. Ci sarà poi un'armonizzazione delle sanzioni per i reati di corruzione propria e induzione alla concussione, ha spiegato ancora Orlando.