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Cos'è ZTE, il colosso cinese che ha promesso 2500 posti di lavoro in Italia

Il 22 dicembre la società cinese di telecomunicazioni ZTE ha firmato un accordo con Wind-3Italia per sviluppare la loro rete mobile, con un investimento importante in Italia. Secondo le promesse, ZTE dovrebbe assumere 2500 persone in un nuovo centro di ricerca e sviluppo nel sud Italia, con un investimento di oltre 900 milioni di Euro. L’azienda, tuttavia, è poco conosciuta alle nostre latitudini.

Il logo di ZTE (GETTY)
Il logo di ZTE (GETTY)

Si tratta di una multinazionale con sede a Shenzhen, è quotata in borsa e ha fatturato nell’ultimo anno 15 miliardi di dollari. È una delle prime 10 compagnie al mondo per la produzione di smartphone, ma in Italia sono arrivati solo recentemente con i modelli Blade V7 e Blade V7 Lite. L’azienda è nata nel 1985, sotto la guida di Hou Weigui, che è un ricercatore universitario. Inizialmente la sua avventura parte sotto la formale guida del ministero della difesa aerospaziale, poi si concentra su apparecchiature per le telecomunicazioni. La svolta avviene nel 2004, quando l’azienda viene quotata alla borsa di Hong Kong: il denaro guadagnato permette maggiori investimenti sulla ricerca e sullo sviluppo, che occupa il 40% della forza lavoro. Oggi la ZTE è guidata dall’ingegnere Zhao Xianming, dopo che Hou Weigui è andato in pensione.

Dopo le prime collaborazioni con l’estero (Motorola, Texas Instruments) e l’espansione globale, ZTE ha cominciato ad acquisire asset per diversificare il proprio business. Recentemente ha acquisito il 48% del gruppo turco Netas (telecomunicazioni), poi una larga quota del gruppo Granton Automobile, che in Cina vende autobus a energia pulita con larghi ricavi.

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Wind/3 Italia, cosa cambia per gli utenti dopo la fusione

Gli Stati Uniti hanno imposto a ZTE restrizioni sull’export per presunte violazioni alle sanzioni nei confronti dell’Iran, ma ZTE nel frattempo ha portato avanti affari altrove. Quelli italiani riguardano appunto Wind-3Italia: l’accordo appena siglato permetterà alla rete della compagnia telefonica di ottenere un upgrade decisamente importante per stare al passo con i rivali del settore – anche se l’operazione durerà con tutta probabilità oltre due anni. L’assunzione di 2500 persone sarebbe un segnale importante della volontà di ZTE di investire in Italia, oltre che una bella notizia; ma potrebbe accadere in parallelo un evento diametralmente opposto: il taglio della forza lavoro italiana di Ericsson (attuale gestore della rete Wind/3), che ora conta 1000 unità.