Criptovalute: Telegram arriva prima di Facebook
Si parla spesso di Libra, la criptovaluta di Facebook, e molto meno di Gram, quella di Telegram. Eppure, è questa che potrebbe battere sul tempo la prima: stando a quanto si legge sul New York Times, potrebbe essere attiva già dal prossimo 31 ottobre. Telegram vuole correre perché ha un obbligo: dare seguito alla raccolta iniziale di fondi destinata a finanziare la criptovaluta, per evitare il rischio che il miliardo e 700 milioni di dollari al momento raggranellati rischi di andare perduti. Se il progetto non sarà attivo entro quella data, quanto raccolto dovrà essere restituito agli investitori.
Dal 31 ottobre, i portafogli digitali contenenti la criptovaluta saranno disponibili e utilizzabili per gli utenti (oltre 200 milioni), che da subito potranno acquistare e vendere beni sulla piattaforma. Telegram ha sempre detto che Gram opererà su una struttura decentralizzata, come la blockchain che sottende le operazioni di Bitcoin. E’ qui la principale differenza rispetto a Libra, che invece opererà attraverso una struttura fatta di "fiat currency”. Libra è una valuta che rientra nella categoria delle stablecoin, una criptovaluta creata per mantenerne stabile il valore grazie al supporto di banche e società di e-commerce. I Gram, invece, acquisiranno e perderanno valore solamente in funzione di domanda e offerta.
Gli scambi con Gram avverranno attraverso una rete chiamata TON, Telegram Open Network: è lì che gli utenti potranno far circolare la valuta, anche tra un un Paese e l’altro. Su TON Telegram ha investito molto, per farlo diventare anche un luogo in cui possano prendere vita diverse applicazioni digitali.