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De’Longhi: analisi tecnica della giornata

De’Longhi ha dato vita ad un corposo ribasso negli ultimi 30 giorni passando da 24.58 a 19.92 euro. I corsi stanno correggendo il rialzo partito lo scorso 28 aprile ed ora bisogna monitorare il supporto in area 19.90 euro, la cui violazione rappresenterà un ulteriore segnale di allarme per i prezzi che rischierebbero di ritornare a testare i 19.38 euro, livello fondamentale a livello grafico di medio termine, poichè il cedimento di questo sostegno, spingerà il titolo fino a 18,64 e 18,48 euro. Scenari opposti si presenterebbero invece a seguito della violazione della resistenza a 21,60 euro (con tenuta di almeno 3 sedute), evento che anticiperebbe un allungo in direzione di 22 e 22,85 euro. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 25%, +1.5% in 12 mesi, +64% in 3 anni e +143% in 5 (dal 2002 ad oggi +497%). La scorsa settimana Ubs (Londra: 0QNR.L - notizie) ha avviato la copertura su De Longhi (Other OTC: DELHF - notizie) con rating neutral e target price a 22,5 euro. A gennaio il titolo aveva fatto registrare un nuovo max storico a 28 euro.

L’andamento economico del primo trimestre ha confermato i segnali di prudenza sulla top-line ma al contempo di fiducia sui margini che il management della società aveva condiviso con il mercato in occasione della conference call di commento ai risultati del 2015, incorporati nella guidance ufficiale per l’anno 2016. Le criticità endogene di alcuni importanti mercati (Russia, UK e area medio-orientale), congiuntamente ad alcuni elementi non ricorrenti che hanno reso più difficile la comparazione con il 2015, hanno pesato sulle vendite, già impattate negativamente da un effetto cambi di € 6,1 milioni. I Ricavi netti sono stati pari € 360,3 milioni, in contrazione del 2,2% rispetto al 2015 (ma solo del -0,6% a cambi costanti). Come detto, alcuni eventi di carattere straordinario hanno condizionato negativamente il fatturato: le mancate vendite di condizionatori portatili in Brasile, il cambio di organizzazione commerciale in Turchia (passaggio da una filiale propria ad un distributore terzo), il lancio della Nespresso Lattissima Touch avvenuto nel primo trimestre del 2015. La crescita organica, al netto quindi di tali eventi e dell’effetto cambi, è stata pari a circa il +3 %.

Il trimestre ha fornito la conferma della forza del comparto delle macchine per il caffè espresso (in particolare le superautomatiche, le macchine manuali e i modelli Dolce Gusto) e del contributo fornito da Braun ai segmenti degli handblender e dello stiro. Anche il riscaldamento portatile, sospinto da un favorevole andamento climatico e dai bassi livelli di stock dei rivenditori, è cresciuto a doppia cifra. Al contrario, le principali categorie della cucina – con le kitchen machine di Kenwood in testa – sono state in calo sia a causa di una più aggressiva competizione sia per la debole domanda in quei mercati più importanti per questa categoria (si pensi alla Russia e all’area MEIA).

A livello geografico, Europa e MEIA (Middle East-India-Africa) hanno mostrato un andamento negativo, di cui sono responsabili principalmente il Regno Unito (in cui si è assistito a comportamenti di de-stocking da parte di alcuni importanti clienti), la Svizzera, la Russia e gli Emirati Arabi Uniti (in questi ultimi due i consumi sono stati frenati dalla congiuntura economica e geo-politica) , mentre molti altri mercati di queste aree (tra cui l’Italia) hanno inviato incoraggianti segnali di crescita. Positivo il contributo dell’area APA (Asia-Pacific-Americas), che, se si esclude il Brasile, cresce di circa l’8%.

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Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Evoluzione prevedibile della gestione

L’andamento gestionale del primo trimestre dell’anno in corso ha confermato i possibili trend evidenziati dal management della società nella comunicazione della guidance per l’anno, ossia una crescita organica dei ricavi “mid-to-low single digit” ed un miglioramento dell’Ebitda in valore assoluto.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online