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Is diffonde video con due ostaggi giapponesi, Abe: "inaccettabile"

Un uomo guarda un video relativo ai due ostaggi giapponesi in mano all'Is REUTERS/Yuya Shino (Reuters)

DUBAI/GERUSALEMME (Reuters) - Il gruppo armato Stato Islamico, che occupa una parte del territorio di Iraq e Siria, ha diffuso un video online che mostra due ostaggi giapponesi per i quali viene chiesto al governo nipponico un riscatto di 200 milioni di dollari. In visita a Gerusalemme, il primo ministro Shinzo Abe ha definito "inaccettabile" la minaccia di morte agli ostaggi, di cui ha chiesto il rilascio. La comunità internazionale, ha proseguito Abe, dovrà rispondere con fermezza senza alcuna resa al terrorismo. Nel video una persona vestita di nero, coltello alla mano, si trova in un'area desertica accanto a due uomini inginocchiati vestiti di arancione e invita la popolazione giapponese a premere sul governo perché entro 72 ore abbandoni il suo "folle" sostegno alla coalizione guidata dagli Usa contro l'Is. Nel filmato, che non è datato, le frasi sono pronunciate in inglese con accento britannico. La voce del militante Is sembra la stessa di un jihadista presente anche in altri video con ostaggi. Nella richiesta di riscatto non si specifica la valuta ma un sottotitolo in arabo precisa che la richiesta è in dollari. Il 17 gennaio scorso, al Cairo, Abe aveva promesso 200 milioni di dollari per un supporto non militare ai paesi che combattono lo Stato Islamico. Oggi il premier ha sottolineato che i soldi sono destinati ad aiuti umanitari nel Medio Oriente e che l'impegno verrà mantenuto. I due ostaggi vengono chiamati Kenji Goto e Haruna Yukawa. Si tratterebbe nel primo caso di un giornalista freelance che si è già occupato di zone di guerra dall'Afghanistan all'Africa. Conosceva Yukawa, che ha aiutato ad andare in Iraq nel giugno scorso. Yukawa è andato in Iraq e Siria lo scorso anno dopo aver detto ad amici e parenti che si trattava dell'ultima possibilità per cambiare la sua vita. Negli ultimi dieci anni, racconta il padre, aveva perso la moglie per malattia e una sua attività era fallita, facendone un senza tetto. Non è chiaro cosa stesse facendo esattamente in Iraq. Il governo nipponico, ha detto questa mattina un portavoce, sta lavorando per verificare l'attendibilità del video e ha inviato un alto funzionario in Giordania per coordinare le azioni di risposta. Abe sta lavorando anche con il governo israeliano per raccogliere informazioni sulla vicenda. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia