Donna uccisa a Bolzano, il suo stalker era ai domiciliari
Lukas Oberhauser era finito agli arresti domiciliari pur non avendo mai commesso atti di violenza nei confronti di Barabara Rauch, la titolare della Bordeauxkeller uccisa a coltellate nel suo locale. "Al suo caso sono state applicate le misure più restrittive previste dalla legge", precisano dall'ufficio del gip di Bolzano chiarendo che gli arresti domiciliari sarebbero comunque scaduti alla fine dell'estate perché da giugno 2019 in poi, Oberhauser non aveva più violato le disposizioni del tribunale.
VIDEO - Le fasi della violenza sulle donne
Il 25enne cuoco di Vilpiano che lunedì sera ha ucciso a coltellate la titolare della Bordeauxkeller era stato denunciato a gennaio dello scorso anno dopo che continuava a tempestare Barbara Rauch di messaggi e regali. Aveva anche registrato dei falsi profili social dopo che lei lo aveva bloccato. A quel punto gli era stato notificato il divieto di avvicinamento. Divieto che Oberhauser aveva violato il 7 giugno dello scorso anno ordinando della merce a nome di Barbara. A quel punto, su richiesta della procura, sono scattati gli arresti domiciliari.
Una misura drastica quella presa dal gip che, nonostante non vi fossero stati episodi di violenza, aveva considerato pericoloso il comportamento del giovane cuoco. Gli arresti domiciliari sono poi stati revocati in agosto dopo che il giovane si era sottoposto ad una serie di colloqui con lo psichiatra Rudolf Schoepf. Infine a dicembre il giudice per le udienze preliminare su istanza dei legali di Oberhauser, aveva revocato anche l'obbligo di firma visto che il giovane non aveva più violato le disposizioni del tribunale.