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Dorel Grec, killer della motosega. Il movente nelle mail lasciate sul pianerottolo: "Devo farlo"

Milano (Photo: Ansa)
Milano (Photo: Ansa)

E’ stato portato a San Vittore in serata, dopo essere stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato e tentato incendio, Dorel Grec, il 35enne romeno rintracciato dai Carabinieri e sospettato di essere il killer di Pierantonio Secondi, il pensionato di 82 anni, ucciso a coltellate e con anche una motosega nella sua casa in via Giulio Romano a Milano.

Grec, interrogato dal pm Elio Ramondini, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Tra lui e Secondi ci sarebbe stata una relazione cominciata circa un anno fa e a cui l’anziano, la scorsa estate, ha messo fine. Una fine che il romeno, per altro denunciato dall’anziano per stalking, non avrebbe accettato. Ora il pm dovrà chiedere al gip la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere.

Il Corriere della Sera ricostruisce la dinamica dell’omicidio e il profilo del killer che ha nascosto la motosega in un trolley nero:

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In alto la cerniera della valigia è in parte lasciata aperta per far uscire un pezzo del manico di un’ascia da boscaiolo. È pesante, pesantissima. Le telecamere della portineria lo immortalano mentre quasi non riesce a sollevare il bagaglio sui gradini che portano all’ascensore.

Dorel Grec è un magazziniere alla farmacia Petrini di Melegnano.

Sposato, anche se di fatto separato in casa, e padre di due figli. I militari lo hanno trovato proprio nei dintorni della farmacia. Contro di lui non ci sono solo le immagini delle telecamere del palazzo e le testimonianze di alcuni vicini, ma soprattutto una serie di email che il presunto killer ha lasciato, stampate, in una busta sul pianerottolo davanti alla portineria. Messaggi, inviati all’indirizzo della vittima due ore prima del delitto (e probabilmente mai letti dall’anziano) in cui il 35enne racconta il movente del delitto e minaccia anche la sorella (che vive nell’hinterland) e il nuovo compagno.

Il movente del delitto sarebbe da rintracciare nella relazione, finita male, fra i due.

Tutto nasce lo scorso 21 luglio quando Secondi si presenta in questura per chiedere «l’ammonimento» del 35enne che da mesi lo molestava. L’iter era stato avviato ma il 26 agosto la vittima era stata aggredita alla fermata della metropolitana di Porta Romana: Grec lo aveva spinto e gettato a terra, per poi colpirlo con calci alla testa e rubargli il borsello. Secondi era rimasto ferito in maniera seria e aveva riportato 21 giorni di prognosi. Il 14 ottobre, dopo altri episodi, il gip del Tribunale di Milano aveva emesso un divieto di avvicinamento alla casa della vittima e ai luoghi da lui frequentati. Proprio venerdì mattina, infine, i carabinieri di Melegnano avevano cercato di rintracciarlo per notificargli un nuovo provvedimento emesso dal gip stavolta nei confronti della sorella e del nuovo compagno di Secondi. Il 35enne però non era in casa e per tutto il giorno non ha risposto al telefono.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.