Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.020,78
    -1.932,95 (-3,58%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.173,44
    -35,25 (-2,92%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4779
    +0,0065 (+0,44%)
     

ECONOMICA - Recupero evasione Iva aiuta Padoan, 58% reddito autonomi evaso

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan il 4 agoto 2015. REUTERS/Tony Gentile/File photo (Reuters)

di Luca Trogni MILANO (Reuters) - Entrate aggiuntive per 8,5 miliardi. Per chiudere il difficile cerchio dei conti pubblici 2017 ,il ministro Padoan nell'ultima audizione prima delle presentazione, domani, della legge di Bilancio, ha estratto a sorpresa questa carta che vale lo 0,5% del Pil. Quasi sei degli 8,5 miliardi arriveranno da aumenti permanenti di gettito ed hanno fondamento nelle maggiori entrate Iva. Secondo quanto emerge dai dati 2016 del ministero dell'Economia, nei primi otto mesi il gettito da Iva sugli scambi interni è salito dell'8%, oltre 5 miliardi in più. Questo si deve in gran parte a due norme introdotte nel 2015: lo 'split payment', con cui lo Stato non paga più l'Iva ai suoi fornitori ma la versa direttamente all'Erario, e il 'reverse charge', con cui si tende ad eliminare le 'frodi carosello'. Nonostante l'efficacia di misure preventive e strutturali che potrebbero essere ulteriormente rafforzate per arginare i mancati pagamenti delle imposte, il governo sta per prendere una direzione diversa per coprire gli ulteriori 2,8 miliardi necessari per giungere agli 8,5 miliardi. Per questa quota, come preannunciato dallo stesso Padoan , si punta infatti a un provvedimento una tantum. Si tratta della riedizione della voluntary disclosure, quindi dell'ennesima ricerca di risorse tra i capitali portati all'estero dagli italiani. In questo modo il governo mantiene l'impegno di non aumentare il carico fiscale e si garantisce nel breve termine incassi più o meno alti. Ma allo stesso tempo si manda un segnale tranquillizzante a chi intende ancora portare capitali oltre frontiera eludendo il fisco. Secondo una fonte è poi molto probabile che nella legge di Bilancio a fianco della chiusura di Equitalia sia introdotto un condono per i suoi debitori. PROPENSIONE A EVADERE LAVORATORI AUTONOMI A 58% L'Agenzia delle Entrate ha già davanti a sè un lungo e faticoso percorso per arrivare a incassare il gettito dovuto. Secondo il Rapporto sull'evasione fiscale in via di pubblicazione, nel 2014, spiega una fonte che ha visionato il rapporto, sono mancati all'appello nelle casse dello Stato 110 miliardi di euro relativi a Irpef, Iva, Ires e Irap. Il valore "è in linea con quelli degli anni appena precedenti" . Il rapporto, che avrebbe dovuto essere allegato alla nota di aggiornamento del Def presentata a fine settembre, calcola per la prima volta la propensione all'evasione di imprenditori individuali e lavoratori autonomi. La propensione si attesta al 58%: a fronte di un reddito di 100.000 euro solo 42.000 vengono dichiarati al Fisco. "In Europa è la maggiore propensione ad evadere dopo quella della Grecia. Al di fuori dell'Europa il valore dell'Italia non è molto diverso da quello degli Usa dove c'è una propensione al 56%", spiega la fonte. Nella classifica dell'evasione del 2014 la voce più pesante è relativa all'Iva, con circa 40 miliardi non pagati da imprese e lavoro autonomo (quota diminuita nel 2015 e nel 2016), seguita dai 30 miliardi di Irpef non pagati da imprenditori individuali e liberi professionisti. Una prima stima parziale dell'evasione Irpef dei lavoratori dipendenti la colloca attorno ai 4 miliardi. In capo alle imprese anche l'evasione dell'Ires per 15 miliardi e quella dell'Irap altri 10. Il totale evaso vale il 6,5% del Pil, una montagna non scalabile nel breve termine, ma che vale la pena affrontare. Il suo potenziale, punti non decimali di Pil, sarebbe in grado di risolvere molti dei problemi della finanza pubblica italiana. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia