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Energia, liberalizzazione tariffe luce e gas da 2018

ROMA (Reuters) - Il disegno di legge sulla concorrenza esce dal Consiglio dei ministri ridimensionato in alcuni capitoli. Salta la vendita dei farmaci di fascia C in parafarmacie e supermercati, mentre la liberalizzazione delle tariffe di luce e gas slitta al 2018, con tempi più lunghi rispetto a quanto era previsto nelle bozze più recenti lette da Reuters. "Tentiamo di dare una sforbiciata al gap tra chi gode di una rendita e chi non ne gode", ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi presentando il provvedimento in conferenza stampa a Palazzo Chigi. La fine del regime di maggior tutela per famiglie e piccole e medie imprese ha scatenato l'opposizione di 16 associazioni dei consumatori. Il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, rivendica la scelta del governo e assicura che a regime le tariffe del mercato libero saranno più convenienti di quelle oggi amministrate dall'Autorità per l'energia. "Ci sarà un percorso graduale, disciplinato con decreti attuativi, per accompagnare questa rivoluzione", dice il ministro. In origine lo Sviluppo aveva fissato al 30 giugno 2015 la liberalizzazione nel settore del gas e al 30 giugno 2016 nell'elettricità. Il disegno di legge non aumenta il numero di farmacie esistenti né interviene sulla distribuzione dei farmaci. Viene tolto "il limite di quattro licenze per la titolarità delle farmacie e prevista la possibilità di società soci di capitale possono entrare in farmacie", dice Federica Guidi. Esulta su Twitter il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dell'Ncd: "La vendita dei farmaci di fascia C rimane in farmacia. Vittoria dei pazienti, sopratutto degli anziani". Un'altra misura oggetto di contestazioni dalle lobby di settore prevedeva il recesso dai contratti di telefonia e tv a pagamento senza oneri a carico dei consumatori. Il testo approvato dal governo cerca di ridurre i costi ponendo "condizioni per il recesso che devono essere più chiare, trasparenti e allineate alla durata del contratto". Non ha subito grossi stravolgimenti, invece, il capitolo dedicato alle professioni. Gli avvocati potranno costituire società aperte anche a soci non professionisti. I notai saranno liberi di redigere atti a livello regionale, non solo a livello di Corte d'appello. Basterà una scrittura privata per costituire una società a responsabilità con un capitale inferiore a 20.000 euro. Il ricorso al notaio diventa facoltativo anche per transazioni che hanno ad oggetto cantine o garage di valore inferiore a 100.000 euro. Brutte notizie per Poste italiane: il governo elimina la riserva legale sul recapito di atti giudiziari e apre questa fetta di mercato ad altri operatori. Da ultimo, il disegno di legge ripropone il pacchetto studiato dal ministero dello Sviluppo e già bocciato dal Parlamento per ridurre le polizze Rc auto e combattere le frodi: le compagnie dovranno applicare sconti sensibili se l'automobilista decide di installare la scatola nera in automobile o di fare riparazioni in officine convenzionate. Farà discutere il capitolo dedicato alle lesioni di lieve entità come il colpo di frusta: il provvedimento fissa massimali al risarcimento nel caso di danno non biologico. Come era già emerso ieri, il governo ha rinviato ad una successiva riunione il via libera ai nuovi decreti attuativi della delega fiscale. La motivazione principale è l'assenza del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, impegnato all'Ecofin sulla Grecia. Renzi ammette però che ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere: "Utilizzeremo tutto il tempo necessario per affinare le norme", dice. (Giuseppe Fonte e Alberto Sisto) Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia