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ENI cala ancora, ma gli analisti sono bullish prima dei conti

ENI cala ancora, ma gli analisti sono bullish prima dei conti

Ancora una seduta in ribasso per ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che ha perso terreno per la terza giornata consecutiva, scendendo in controtendenza rispetto al mercato. Il titolo, dopo aver limitato le perdite ieri a poco meno di mezzo punto percentuale, quest'oggi non è riuscito a fare altrettanto. ENI si è fermato infatti a 13,54 euro, con un calo dell'1,02% e oltre 14 milioni di azioni scambiate, al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 15,6 milioni di pezzi.

Eni scende con il greggio: verso riapertura del Kashagan

ENI (Euronext: ENI.NX - notizie) è stato penalizzato dalle vendite al pari degli altri protagonisti del settore oil sulla scia del ribasso del prezzo del petrolio. Dopo aver violato la soglia dei 50 dollari al barile, il greggio quest'oggi continua a scendere, pur avendo recuperato dai minimi di giornata in seguito alla diffusione del deludente report sulle scorte strategiche Usa che ha restituito un calo inatteso con riferimento all'ultima settimana.

Le azioni della società del cane a sei zampe non ha trovato sostegno nelle indicazioni arrivate dal Kazakistan che sta riaprendo il giacimento offshore di petrolio di Kashagan, considerato una delle più rilevanti scoperte petrolifere degli ultimi 40 anni.

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Versalis: free cash flow e utile positivo nel 2016

ENI non è stato inoltre aiutato dalle indiscrezioni riportate da Milano Finanza secondo cui il CEO di Versalis, Daniele Ferrari, nell'audizione alla commissione delle Attività Produttive della Camera, ha dichiarato che la divisione chimica di ENI realizzerà un free cash flow e un utile positivo, quest’ultimo in linea con il 2015.

Il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ritengono che gli attuali margini sulla chimica stiano aiutando i risultati del gruppo, anche se alcuni segmenti di mercato in cui è operativa Versalis risentono della compressione dei premi di lavorazione, visibile dai risultati di Lanxess (Londra: 0H7I.L - notizie) , un competitor di Versalis.
Le indicazioni del CEO Ferrari secondo la SIM milanese hanno implicazioni marginalmente positive per ENI, motivo per cui viene ribadita una strategia bullish sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 15,5 euro.

Diverse banche d'affari puntano su ENI in attesa della trimestrale

Equita SIM non è la sola a scommettere sulle azioni della società del cane a sei zampe, visto che al suo giudizio si allinea quello di Bank od America-Merrill Lynch. Gli analisti di quest'ultimo indicano ENI tra i preferiti del comparto oil&gas a livello europeo, con la conferma di una raccomandazione "buy" e un target price a 17 euro in attesa dei risultati del terzo trimestre in arrivo dopo domani.

Per domani è prevista la riunione del Cda per l'esame dei conti che saranno diffusi venerdì prima dell'apertura di Piazza Affari. Il consensus prevede per il periodo in esame un utile operativo adjusted pari a 290 milioni di euro e un utile adjusted negativo per 70 milioni di euro.

In vista dei numeri ufficiali, gli analisti di UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) ribadiscono la loro preferenza per ENI nel settore dei titoli oil a livello europeo, confermando la raccomandazione "buy", con un fair value rivisto al ribasso da 16 a 15,5 euro. La banca elvetica ha ridotto le stime sull'utile per azione riferite all'anno in corso e ai prossimi due.

Infine indicazioni bullish per ENI arrivano da RBC (Other OTC: RBCI - notizie) secondo cui il titolo è destinato a sovraperformare il mercato, con un prezzo obiettivo a 17 euro. Gli analisti attendono con fiducia i numeri del terzo trimestre, convinti che il ritorno della Val D'agri e il parziale contributo di Goliat dovrebbero portare volumi in rialzo su base trimestrale.

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