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ENI: conti in crescita, ma sotto le attese. Confermati i buy

Tra le blue chips che oggi hanno contribuito a zavorrare l'indice Ftse Mib, costringendolo ad una chiusura negativa diversamente dagli altri listini europei, troviamo senza dubbio ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) . Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un rialzo di quasi un punto percentuale, quest'oggi ha imboccato da subito la via dele vendite, terminando gli scambi in flessione. ENI si è fermato a 13,78 euro, con un ribasso dell'1,01% e volumi di scambio vivaci visto che a fine giornata sono transitate sul mercato oltre 26 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 12 milioni di pezzi.

I risultati del 3° trimestre e dei primi 9 mesi dell'anno

La performance negativa registrata oggi da ENI (Euronext: ENI.NX - notizie) è da ricondurre ai conti dei primi nove mesi e del terzo trimestre che hanno mostrato i principali indicatori in crescita, ma sotto le attese degli analisti.
Il gruppo ha archiviato i primi nove mesi dell'anno con un utile netto adjusted di 1,436 miliardi di euro, rispetto alla perdita di 799 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto di competenza degli azionisti ENI è passato da un rosso di 1,39 miliardi ad un dato positivo di 1,3 miliardi di euro, includendo la plusvalenza sulla cessione del 10% di Zohr, mentre l'utile operativo adjusted è aumentato da 1,03 a 3,8 miliardi di euro.

L'indebitamento finanziario netto è pari a 14,97 miliardi di euro, rispetto ai 14,78 miliardi della fine del 2016 ed è atteso in riduzione ad anno intero con la finalizzazione delle dimissioni definite.
Con riferimento solo al terzo trimestre, ENI ha conseguito un utile netto, senza considerare le voci straordinarie, pari a 229 milioni di euro, rispetto al rosso di 484 milioni dell'analogo periodo del 2016, mentre il risultato netto di competenza degli azionisti è stato positivo per 344 milioni di euro, contro la perdita di 562 milioni di euro dello scorso anno.
L'utile operativo adjusted è balzato da 258 a 947 milioni di euro, mentre i ricavi sono cresciuti del 18,9% a 15,68 miliardi di euro.

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Fissati alcuni obiettivi per il 2017

Quanto all'outlook per l'intero esercizio in corso, il management ha fissato alcuni obiettivi finanziari e operativi, indicando un target produzione di 1,82 milioni di barili equivalenti al giorno e confermando l'obiettivo di riduzione dei capex del 18% rispetto allo scorso anno.
ENI ha inoltre reiterato la copertura organica degli investimenti e del dividendo allo scenario Brent di circa 60 dollari al barile quest'anno.

Il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM con riferimento al terzo trimestre parlano di risultati sostanzialmente in linea con le attese, ma ritengono che gli stessi abbiano risvolti leggermente negativi per il titolo, in quanto il consensus si attendeva un utile operativo di poco superiore.
La SIM milanese nota però che la generazione di cassa nei primi nove mesi dell'anno si è mostrata solida e di circa 1 miliardi di euro a 52 dollari al barile di Brent, non lontano dalle sue attese.
Confermata la view positiva su ENI che resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 16,5 euro.

La view di Bca IMI e di Bca Akros

La stessa indicazione "buy" è stata ribadita da Banca IMI, con un target price a 17,6 euro, dopo che gli analisti hanno accolto positivamente i conti del terzo trimestre. Gli esperti evidenziano che la debolezza di breve del titolo è da ricondurre al fatto che i risultati si sono attestati poco al di sotto dei livelli previsti dal consensus.

A puntare su ENI è anche Banca Akros che non cambia la sua strategia "buy", con un fair value a 17 euro. Gli analisti sottolineando che la produzione del gruppo procede lungo l'atteso sentiero di crescita e questo, unitamente ad una buona struttura finanziaria e ad un dividend yield allettante, rende ENI uno dei titoli più interessanti nel settore di riferimento.

Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) cauto sul titolo

Meno entusiasta Credit Suisse che sulla scia della deludente trimestrale ha mantenuto invariata la raccomandazione "neutral"m con un prezzo obiettivo a 14,5 euro.

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