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Eni, licenziato ministro Energia Mozambico prima di accordo su sviluppo giacimento

MAPUTO (Reuters) - Il ministro dell'Energia del Mozambico Pedro Couto è stato licenziato, un mese prima che Eni finalizzi un progetto sul gas offshore dal valore di decine di miliardi di dollari.

Non sono state fornite motivazioni per l'uscita di Couto, che gestiva il portafoglio energetico del Paese da gennaio 2015.

Lo stato sudafricano ha scoperto enormi riserve di gas offshore sei anni fa, sufficienti per rifornire Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia per quasi due decenni.

Il giacimento offre al Mozambico l'occasione per trasformarsi da uno dei Paesi più poveri al mondo in uno dei maggiori esportatori di gas liquefatto (GNL).

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Le trattative con Eni e l'americana Anadarko si sono trascinate per anni a causa di divergenze sui termini e dei timori leagati al calo dei prezzi dell'energia. Ci sono però stati molti segnali di consistenti progressi negli ultimi mesi.

La scorsa settimana Eni ha contattato alcune banche per un piano di finanziamento legato allo sviluppo del giacimento Coral, passo importante per realizzare il primo di una serie di impianti di GNL in mare.

A luglio Eni ha raggiunto un accordo con Samsung Heavy all'interno di un consorzio con Technip e JGC per realizzare una piattaforma galleggiante GNL dal valore di circa 5,4 miliardi di dollari.