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Eni, per Fitch a rischio downgrade per debolezza margini raffinazione

MILANO (Reuters) - I deboli margini di raffinazione in Europa potrebbero portare a un eventuale downgrade di Eni se la ristrutturazione non avrà successo, secondo l'agenzia di rating Fitch. "I margini di raffinazione europei dovrebbero restare deboli per almeno i prossimi 1-2 anni a causa della sovracapacità, degli squilibri tra domanda e forniture e la competizione oltreoceano", spiega Fitch Ratings. "Non ci aspettiamo che questo porti a un downgrade delle principali società petrolifere - con la possibile eccezione di Eni (A+/Negativo) se gli sforzi di ristrutturazione non avranno successo", continua l'agenzia di rating. Fitch spiega infatti che per Eni, a differenza di altri gruppi, il peso della divisione 'refinery and marketing' focalizzata sull'Italia è consistente. "Uno dei fattori che potrebbe contribuire a un downgrade è la mancanza di un miglioramento tangibile nella performance di questo segmento nei prossimi 12-18 mesi. Ci aspettiamo che questo avvenga attraverso un programma di ristrutturazione piuttosto che attraverso un miglioramento della situazione della raffinazione in Europa". Proprio oggi l'AD di Eni Claudio Descalzi incontrerà i segretari nazionali dei sindacati di categoria Femca-Cisl, Uilcer-Uil e Filctem-Cgil sulle prospettive dell'azienda e per un confronto sul settore delle chimica e della raffinazione in crisi a seguito della sovrapproduzione di carburanti rispetto alle richieste di mercato. www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia