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Eni vuole rafforzare rapporti con Rosneft, ragiona su partnership nel gnl

VERONA (Reuters) - I rapporti fra Eni e Rosneft sono molto forti e la major italiana punta a rafforzarli ulteriormente.

E' quanto ha detto il presidente di Eni, Emma Marcegaglia, parlando nel corso del decimo forum euroasiatico in corso a Verona.

"Con Rosneft abbiamo tre titoli minerari e cominceremo la perforazione del primo pozzo alla fine del 2017 insieme a Saipem e questo è un elemento molto importante. Abbiamo importato nel 2016 gas pari al 28% del consumo interno lordo, circa il 30% delle importazioni. Abbiamo sviluppi con Gazprom nel corridoio del sud e stiamo anche ragionando per potenziali partnership nel gnl", ha detto la presidente di Eni.

"Oggi il nostro rapporto sta diventando estremente importante, non riguarda solo la parte dell'exploration: a maggio abbiamo firmato un Mou che riguarda tutta la catena non solo nel mare di Barents e nel Mar Nero, ma ci sono altre possbilità di sviluppo", ha aggiunto.

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"Il nostro rapporto è veramente importante e lo è diventato ancora di più quando Rosneft ha rilevato il 30% di Zohr. Siamo orgogliosi di avere Rosneft come socio. Inoltre, nel downstream stiamo ragionando con Rosneft per vendere le nostre tecnologie proprietarie per la lavorazione di residui di olio pesanti nelle loro raffinerie".

Parlando sempre dei rapporti con il gigante del petrolio russo, Marcegalia ha evidenziato che "c'è un rapporto molto forte che vogliamo rafforzare ulteriormente. Eni è comunque molto forte anche in altri paesi dell'Eurasia, abbiamo una presenza storica in Kazakistan, dove il 28 settembre 2016 è stata riavviata la produzione del giacimento del Kashagan e quello sarà uno dei posti da dove arriverà circa il 7% della produzione totale di Eni".

(Giancarlo Navach)