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Epifani: No a voto in primavera, ma il Pd non lo teme

Guglielmo Epifani, segretario del Pd, ai tempi in cui era leader della Cgil. Roma, 4 aprile 2009. REUTERS/Chris Helgren (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il segretario del Pd Guglielmo Epifani non crede che ci possa essere un voto politico anticipato la prossima primavera ma, aggiunge, il Pd non temerebbe un eventuale appuntamento elettorale che comunque non vuole. «Campagna elettorale? [Silvio] Berlusconi ci ha abituati a farla in maniera permanente, anche quando stava al governo. Noi a primavera abbiamo cinquemila comuni che votano, a maggio abbiamo le europee, quindi in qualche misura una campagna elettorale già c'è. Se invece pensiamo alla possibilità di votare in primavera, io non la voglio e la escluderei», ha detto Epifani l'indomani della decadenza del Cavaliere dal Parlamento, intervenendo questa mattina al programma di Rai Tre Agorà. Epifani ha così commmentato il nuovo quadro politico che si è venuto a creare dopo che Forza Italia ha votato contro la fiducia al governo in Senato sulla legge di Stabilità in concomitanza con la decadenza di Berlusconi dal Parlamento. Il governo si è trovato così con una nuova maggioranza, definita "più forte e coesa" ieri mattina da Enrico Letta. «Restiamo la più grande forza politica del Paese, abbiamo vinto tutte le amministrative. Il punto vero è che noi oggi ci carichiamo di una responsabilità ancora più grande alla guida del paese, e abbiamo all'opposizione da una parte il Movimento 5 stelle e dall'altra la nuova Forza Italia, e questo rende più insidioso il terreno. Dobbiamo saper rispondere alzando la qualità dell'azione di governo», ha aggiunto Epifani. «La nuova situazione richiede una ridefinizione dell'agenda di temi e di cose da affrontare. Le sfide saranno molto più impegnative, su questo ci giochiamo l'efficacia dell'azione di governo», ha concluso il segretario del Pd. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia