Esselunga: presidenza a Marchetti e controllo alla seconda moglie (e alla figlia)
Il 70% di Supermarkets Italiani alla moglie Giuliana Albera e alla loro figlia Marina, le briciole a Violetta e Giuseppe, i figli di primo letto. E' stato aperto ieri il testamento di Bernardo Caprotti e non ci sono state sorprese. Dopo anni di guerra, anche legale, con Violetta e Giuseppe era facilmente intuibile che il fondatore di Esselunga li estromesse dal governo del suo impero.
La legge vincola il 75% dell'eredità, riservando il 25% delle quote alla moglie e il 50% ai figli in parti uguali (quindi il 16,66% a testa) a Marina, a Giuseppe e Violetta. Il restante 25% era nella libera disponibilità del fondatore e, come facilmente prevedibile, è stato assegnato a Giuliana Albera e Marina. Stesso discorso per gli immobili della Villata, di cui la moglie avrà il 32,5%, e i figli il 22,5% a testa. Il che significa che per madre e figlia la quota sale al 55%, con Giuseppe e Violetta a dividersi il restante 45%.
Nel frattempo il consiglio d'amministrazione di Supermarkets Italiani, la holding che controlla Esselunga, aveva nominato alla presidenza il notaio Piergaetano Marchetti, che eredita le deleghe e il ruolo che fu del fondatore Bernardo. Infine, c'è la storica segretaria di Caprotti, e suo braccio destro negli ultimi anni, Germana Chiodi. Personaggio chiave nella crescita dell'ultimo decennio almeno di Esselunga, alla Chiodi Bernardo Caprotti ha lasciato il 50% dei risparmi, depositati sul conto corrente.