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Eurogruppo lunedì discuterà di unione bancaria, bilancio comune

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

BRUXELLES (Reuters) - I ministri delle Finanze della zona euro discuteranno lunedì prossimo del completamento dell'unione bancaria, di idee per un bilancio comune e modi per semplificare le regole di bilancio del blocco, in vista del summit di dicembre sulla riforma dell'area che condivide la moneta unica.

Non si arriverà tuttavia a nessuna conclusione in sede di Eurogruppo, perché i diciannove paesi restano distanti su molti aspetti della riforma.

Il Consiglio Ue del 15 dicembre avvierà un periodo di sei mesi di deliberazioni in materia di maggiore integrazione con un ulteriore vertice nel giugno 2018 che deciderà come sarà in futuro la zona euro.

Fra i possibili cambiamenti si ragiona su un fondo comune dei Paesi della zona euro che sarebbe gestito da un ministro delle Finanze per l'intera zona euro e che risponderebbe a un comitato della zona euro all'interno del parlamento europeo.

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Tra le altre proposte c'è anche quella di trasformare il fondo di salvataggio della zona euro in un Fondo monetario europeo e creare un meccanismo di insolvenza sovrano che metta pressione di mercato sui governi perché adottino politiche di bilancio prudenti.

Alcuni funzionari della zona euro ritengono sia necessario un coinvolgimento dei mercati perché le regole di bilancio Ue - il patto di stabilità e crescita - sono diventate così complesse ed esposte a interpretazioni politiche da non essere più efficaci.

I ministri delle Finanze parleranno lunedì di come semplificare delle regole che, da un tetto del 3% del Pil per il deficit e del 60% per il debito, si sono trasformate in centinaia di pagine di spiegazioni legali.

Sul punto centrale, quello del bilancio della zona euro, le visioni variano da una dimensione di centinaia di miliardi di euro al non averlo proprio.

Non c'è accordo su come dovrebbe essere finanziato, se con imposte speciali o contributi dei singoli paesi, se possa prestare denaro o fare trasferimenti. Alcuni paesi vogliono che il bilancio sia di supporto a riforme o investimenti, altri ritengono che dovrebbe essere destinato a pagare sussidi ai disoccupati o reagire a shock macroeconomici che colpiscono un numero ristretto di paesi della zona euro. Non c'è neppure accordo su come completare l'unione bancaria attraverso uno schema di garanzia dei depositi paneuropeo. Su quest'ultimo punto è netta l'opposizione della Germania che teme che le banche tedesche più sane finiscano per aiutare concorrenti più deboli in altre paesi Ue come l'Italia.

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