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Europee, la volata finale è un testa a testa Grillo-Renzi

Lo spoglio delle schede elettorali alle ultime Politiche. REUTERS/Yara Nardi (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - "Servono almeno 5 punti in più per parlare di successo pieno", scrive oggi sulla prima pagina del Corriere della sera Maria Teresa Meli, cronista insider del partito renziano. I 5 punti sono quelli che il Pd vedrebbe necessari di distacco sul Movimento 5 stelle per considerare vittoriosa la campagna per le Europee. Parlare di punti percentuali è difficile in questi giorni, tanto più che vige il silenzio per legge dei sondaggi, seppure qualche ardimentoso sito continui a fare correre i suoi cavalli o imbandisce fantasiosi conclavi in Sistine politiche per aggirare il divieto con sottili paraventi. Quel che è certo è che la gara elettorale si sta risolvendo in una corsa a due, un testa a testa esplicito tra il Pd del presidente del Consiglio Matteo Renzi e la brancaleonesca armata rampante di Beppe Grillo. Desolato Silvio Berlusconi guarda la lotta da lontano, quasi arreso al ruolo del terzo che non incomoda più di tanto i due contendenti e protagonisti. Il vero terzo protagonista della campagna pare piuttosto essere il partito del non voto e dell'astensione: quattro elettori su 10 sono il potenziale bacino di questi in parte fisiologici astenuti e in parte nuovi delusi. I dati di raffronto da tenere presenti sono i seguenti: alle politiche del febbraio dello scorso anno l'affluenza fu di circa il 75% (tre elettori su 4 al voto); alle precedenti amministrative del - politicamente parlando - lontanissimo 2009 andò al voto il 66,5% degli aventi diritto; alle elezioni amministrative parziali del 2011 si registrò già un'affluenza intorno al 60%. L'affluenza italiana rimane tradizionalmente più alta alle medie degli altri grandi Paesi europei. I NUMERI E LE PIAZZE DELLA SFIDA Date queste necessarie premesse, torniamo al tema della sfida a due: Grillo vs. Renzi. Entrambi i partiti vengono dati in crescita rispetto al 25% al quale si attestarono alle politiche del 24-25 febbraio 2013. Il giudizio su quel risultato, simile nei numeri, è molto differente nei contenuti. Per il Pd si trattò quasi di una débacle. Pier Luigi Bersani, candidato premier, dovette affrontare una sconfitta dopo l'altra nell'inizio della nuova legislatura e si dimise dalla segreteria del partito, lasciando di fatto il campo a Renzi. Ben diverso il clima sul fronte grillino. Il Movimento 5 stelle nel voto nazionale (esclusi cioè gli italiani all'estero) risultò essere nel 2013, seppur di poco, addirittura il primo partito, una cosa sconvolgente rispetto anche ai sondaggi dell'ultimo giorno che lo raccontavano ben dietro. Per i grillini, dunque, anche solo il consolidamento di quel dato è un successo; per il Pd invece un punto basso dal quale risalire. Prova ne sia che lo stesso segretario e premier questa mattina a Milano ha detto, riferendosi a quel risultato: "Noi partiamo indietro. O andiamo a riprenderci uno per uno i voti, ci armiamo di curiosità intellettuale e ci leviamo un po' di puzza sotto il naso o questa campagna elettorale diventa solo un ping pong di slogan e insulti". Da qui il 5% del quale parla la Meli questa mattina: ristabilire le distanze fra i due raggruppamenti è l'obbiettivo di Renzi, un Renzi lanciato dopo i primi due mesi di governo, seppure le ultime vicende giudiziarie su Expo e dintorni l'abbiano un po' appannato. La partita comunque è lì. Beppe Grillo e l'altro fondatore del movimento, Gianroberto Casaleggio nelle loro ultime performance televisive a sorpresa - dopo avere per anni sdegnosamente fatto della loro assenza dai talkshow televisivi un punto di vanto e di diversità dal resto della classe politica - hanno spavaldamente detto di correre per il primo posto, per vincere, non per la piazza d'onore. DUBBI E PRUDENZE DA PARTE DEGLI OSSERVATORI Da parte di gran parte degli osservatori politici c'è la tendenza, visto il vento in poppa con il quale l'M5s sta affrontando questa fase finale della campagna elettorale, a non classificare come semplici boutade queste vanterie sui risultati. In ogni caso, corsa a due per il vertice è, e il risultato, qualsiasi esso sia, sarà misurato con queste previsioni. Sintomatico che persino le religiose parole di Papa Francesco all'assemblea plenaria della Conferenza episcopale di ieri siano state lette dal Taccuino di Marcello Sorgi oggi sulla Stampa in riferimento a questo duello rusticano: "Aspettarsi che il Papa prenda posizione a favore di Renzi e contro Grillo è sbagliato. Ma è trasparente che il suo appello di ieri, rivolto principalmente alla Chiesa, vada in direzione di chi cerca di affrontare le difficoltà del Paese, trovando delle soluzioni". Persino Francesco tirato per la tonaca nella contesa fra i due, suo malgrado. Anche la performance di Grillo a Porta a porta, ieri sera nel salotto di Bruno Vespa, è stata letta in questa prospettiva, nella lotta di vertice con Renzi. Il direttore de La7 Enrico Mentana già ieri sera ha postato sulla sua pagina Facebook: "Colgo la stessa sufficienza che suscitava il primo Berlusconi negli esperti benpensanti. Grillo stasera giocava la partita davanti a un pubblico tutto diverso, che di lui aveva un'opinione indotta solo dai racconti dei suoi avversari, e che in stragrande maggioranza non l'aveva votato". Per Mentana continua dunque a spirare il vento impetuoso grillino. Secondo altri osservatori no. Per il critico tv del Corriere della Sera Aldo Grasso "mai e poi mai avremmo creduto di vedere Grillo nel salotto di Vespa ma la politica, com'è noto, è l'arte dell'impossibile. Grillo è costretto a fare un mini comizio, un po' per volontà sua, un po' per le domande incalzanti del conduttore. Se interrotto, è meno efficace", come scrive oggi sul sito del quotidiano. Renzi risponde imperversando su ogni canale, tanto da obbligare l'Agcom a rimproverare La7, Rainews, SkyTg24 e Tg3 Rai. Senza esclusione di colpi fino alla chiusura delle urne, domenica alle 23. Poi a parlare saranno le schede. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia