Expo, tre arresti tra cui ex commissario delegato Acerbo

MILANO (Reuters) - L'ex-manager di Expo Antonio Acerbo è agli arresti domiciliari insieme ad altre due persone nell'ambito di un'inchiesta della procura di Milano che ipotizza corruzione e turbativa d'asta per alcuni appalti legati all'Esposizione universale dell'anno prossimo. Lo rende noto un comunicato della procura. Insieme ad Acerbo, che all'inizio del mese ha lasciato tutti gli incarichi nella società [ID:nL6N0RX4NM], sono stati arrestati anche l'imprenditore Giandomenico Maltauro - cugino di Enrico, già arrestato nell'ambito di un altro filone di inchiesta su Expo - e Andrea Castellotti, facility manager del Padiglione Italia, già direttore commerciale della società Tagliabue spa. Al momento non è stato possibile raggiungere i legali degli interessati per un commento. Secondo gli inquirenti Acerbo chiedeva lavori per il figlio, che opera nel campo delle consulenze, in cambio della possibilità di entrare negli affari di Expo attraverso le gare d'appalto. A dimostrarlo, sempre secondo l'accusa, una consulenza da circa 30.000 euro affidata dalla Maltauro al figlio di Acerbo e un altro lavoro promessogli, ma poi non assegnatogli. Il mese scorso la procura ha iscritto nel registro degli indagati Acerbo - che ha respinto ogni addebito - per presunta corruzione per appalti del 2013, riferiti in particolare al progetto "Vie d'acqua". [ID:nL6N0RI22J] Acerbo era commissario delegato di Expo e responsabile del Padiglione Italia. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia