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Fasce di reperibilità: tutti avranno le 7 ore

Fasce di reperibilità in caso di malattia che siano uguali per tutti, sia per i lavoratori pubblici che per quelli privati. A chiederlo è il presidente dell'Inps Tito Boeri in vista del prossimo decreto Madia che prevede, tra le altre cose, che tutti i controlli facciano poi capo all’Inps a differenza di quanto avviene ora dove per i dipendenti pubblici il polo di riferimento rimangono le Asl.

Cosa cambia?

In numeri il cambiamento sarebbe solo per i lavoratori del settore privato dal momento che Boeri ha chiesto l’adeguamento sulle 7 ore (9-13 e 15-18) previste per i dipendenti pubblici mentre per quelli privati sono 4 ore giornaliere (10-12 e 17-19). Lo scopo sarebbe quello di ottimizzare i controlli, ridurre le spese e gestire il lavoro dei 1.300 medici per i quali è previsto un rafforzamento delle unità di lavoro.

Ma Boeri è andato anche oltre sottolineando che, in virtù di un progressivo e costante invecchiamento della società sarà necessario svolgere una campagna di coinvolgimento della terza età in attività che permettano di preservare uno stile di vita sano e favore della salute dei tanti (forse troppi) pensionati, alleggerendo così i costi del welfare nazionale. Infatti la non autosufficienza degli anziani, sottolinea ancora Boeri, nei prossimi 10 anni riguarderà il 3% del prodotto interno lordo nazionale.

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Le novità per la pubblica amministrazione

Un budget troppo alto che per essere mantenuto potrebbe in futuro trovare l’appoggio del contributo obbligatorio offerto dal settore privato per migliorare e implementare le politiche a sostegno della non autosufficenza.

Intanto il prossimo decreto sul pubblico impiego punta alla tolleranza zero per alcuni casi specifici in cui l’assenza del personale amministrativo potrebbe creare gravi problemi organizzativi. Tra questi non solo le settimane di festa con possibili week end allungabili con ponti e giornate libere ad hoc ma anche l’organizzazione di grandi eventi e manifestazioni o le scadenze fiscali oltre, naturalmente, alla violazione del codice di comportamento e l’abuso di auto d’ufficio o della propria posizione lavorativa.

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