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Fca, giudice Usa autorizza causa in materia sicurezza

L'amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne a Windsor, Ontario, il 6 maggio 2016. REUTERS/Rebecca Cook (Reuters)

NEW YORK (Reuters) - Un giudice americano ha annunciato che Fiat Chrysler Automobiles NV dovrà affrontare una causa legale in cui si sostiene che il gruppo abbia ingannato gli azionisti riguardo alla capacità di rispettare le leggi sulla sicurezza dei veicoli. Il giudice distrettuale Jesse Furman, a Manhattan, ha detto che la casa automobilistica deve fare fronte alle accuse rispetto a quanto dichiarato a fine 2014, ovvero che erano state "sostanzialmente" rispettate le norme sulla sicurezza, sebbene contemporaneamente la Traffic National Highway Safety Administration (Nhtsa) stesse indagando su Fiat a causa delle carenze legate a due richiami. Furman ha respinto le cause che accusavano Fiat Chrysler di aver violato i principi contabili, non accantonando fondi sufficienti a coprire i richiami potenziali. Il giudice, però, ha dato il via libera agli azionisti che vorranno proporre ricorsi riguardanti l'informativa di conformità nei confronti di Sergio Marchionne e dell'ex capo della sicurezza della casa automobilistica negli Stati Uniti, Scott Kunselman. Fiat Chrysler, tramite una nota, ha fatto sapere di essere soddisfatta che il giudice abbia respinto "le rivendicazioni più significative" e ha aggiunto che si difenderà contro le pretese rimaste in piedi. Gli azionisti accusano Fiat di aver gonfiato il prezzo dei titoli per centinaia di milioni di dollari tra l'ottobre 2014 e l'ottobre 2015, minimizzando i problemi di sicurezza. Le carenze sul fronte della sicurezza, stando alle accuse, si sono materializzate l'anno scorso, quando alla casa automobilistica è stato imposto il pagamento di multe per 175 milioni di dollari; inoltre, Fca è stata costretta ad accantonare 670 milioni di dollari per fronteggiare il costo dei richiami. Con un documento di 26 pagine, Furman sostiene che gli investitori ragionevoli "potrebbero" interpretare le dichiarazioni di Fiat Chrysler sulla conformità alla sicurezza come un suggerimento di essere in linea con "tutte" le normative vigenti. Una dichiarazione che potrebbe essere fuorviante, visto che le indagini della Nhtsa erano in corso e che la stessa casa automobilistica aveva avviato un monitoraggio più puntuale dei problemi di sicurezza, e, "dopo tutto, solo pochi mesi dopo, Fca ha ammesso una non conformità diffusa". Ma il giudice ha sbarrato la strada a quelle che ha chiamato cause per "truffe del senno di poi", che avrebbero fatto leva su una presunta sottovalutazione del costo dei richiami. Il caso è Pirnik contro Fiat Chrysler Automobiles NV e altri, Stati Uniti District Court, Southern District di New York, No. 15-07.199. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia