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Ferrari promette una cedola generosa, emetterà bond nel semestre

Il presidente e ad di Ferrari Sergio Marchionne. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

di Stefano Rebaudo MILANO (Reuters) - Ferrari emetterà un bond nel primo semestre, si prepara a una generosa politica dei dividendi e vede per il 2015 una crescita contenuta delle immatricolazioni, a quota 7.700. Sergio Marchionne, AD dell'ex-controllante Fiat Chrysler e presidente della società, garantisce che il suo "impegno è far crescere Ferrari, senza tradirne i valori, ma anche senza restarne imprigionato" e che "non ha senso pensare a veicoli Ferrari realizzati fuori da Maranello". Inoltre "ci sarà un dividend pay out e sarà piuttosto elevato", dice nella conferenza stampa per il debutto alla borsa di Milano, dove il titolo vale 43,15 euro, dopo scambi nel range 43,5-41,5 euro e volumi pari a un milione di pezzi. Secondo Marchionne, Ferrari non soffre "la malattia cronica" dell'automotive, non ha niente a che fare con il settore e va quindi valutato come un titolo del lusso. Per quest'anno non sono però attese novità che possano in qualche modo modificare la struttura del gruppo. Se la casa di Maranello "farà acquisizioni sarà un caso eccezionale" e il possibile aumento dei veicoli prodotti a quota 10.000 resta un obiettivo da raggiungere in modo graduale. Marchionne dice che intende rimanere fedele alla politica del fondatore Enzo Ferrari: "Produrre sempre una macchina in meno rispetto a quanto richiesto dal mercato". L'AD Fca ha detto, inoltre, che non intende entrare nell'azionariato della casa di Maranello e far parte del patto di sindacato con Exor e la famiglia Ferrari. Non è previsto l'approdo di Maserati in borsa. FIAT CHRYSLER CONFERMA TARGET FINANZIARI 2018 Fca ribadisce che gli obiettivi finanziari al 2018 sono confermati, nonostante la crisi in Cina. Il gruppo arriverà a quanto promesso, in termini di principali risultati economici, con una diversa composizione di volumi, rispetto a quelli previsti dal piano. Per Fca non si attendono operazioni straordinarie nel 2016. Marchionne esclude infatti la cessione di Magneti Marelli o Comau, su cui il mercato ha speculato nei mesi scorsi e torna a raffreddare le attese di una fusione. A una domanda su una possibile integrazione con un operatore del settore, dopo i contatti con GM nel 2015, Marchionne dice che "il discorso sull'assoluta necessità di consolidamento per chi opera nel mass market non si chiude quest'anno" e che la priorità per Fca adesso è realizzare il piano al 2018. In quel modo il gruppo potrà presentarsi per un'eventuale integrazione più forte rispetto a ora, ha aggiunto. Già nel corso dell'assemblea di bilancio della scorsa primavera l'AD aveva fatto commenti che allontanavano l'ipotesi di un'integrazione con GM. Marchionne ha però aggiunto che è necessario convincere tutti i soggetti coinvolti, citando investitori e manager, della necessità di un consolidamento. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia