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Fiat Chrysler, verso Jobs Act per nuovi assunti a Melfi

di Stefano Rebaudo e Francesca Piscioneri MILANO/ROMA (Reuters) - I sindacati si aspettano che Fiat-Chrysler (Fca) mantenga le promesse dell'amministratore delegato Sergio Marchionne e converta a breve le assunzioni interinali nel nuovo contratto a tutele crescenti, previsto dalla riforma del lavoro del governo. Lo dicono alcune fonti sindacali in vista dell'incontro fissato per giovedì a Melfi con l'azienda, dedicato alla riassegnazione dei turni e alle assunzioni. Si tratta del primo concreto banco di prova per testare l'efficacia del Jobs Act di Matteo Renzi, la cui parte sui contratti a tutele crescenti entra in vigore dal primo marzo. La riforma, punta di diamante esibita in Europa, ha trovato in Marchionne un convinto supporter. A metà gennaio, nell'annunciare la fine della cassa integrazione a Melfi, Marchionne ha promesso 1.000 nuovi assunti "nuovi di zecca che senza il Jobs act sarebbero stati assunti come interinali". E chissà che il salone dell'auto di Ginevra dei primi di marzo non sia l'occasione per annunciare la conversione dei contratti interinali in impiego stabile, ma alleggerito dai vincoli dell'articolo 18. La produzione della Punto nello stabilimento Fiat-Chrysler (Fca) di Melfi sarà confermata nel 2015 grazie alle richieste di mercato, aprendo la strada ad assunzioni superiori alle 1.000 già annunciate per il sito lucano che produce anche la 500X e la Jeep Renegade. Secondo fonti sindacali, finora sono circa 300 i nuovi assunti a Melfi con un contratto interinale, e nel mese di marzo dovrebbero arrivarne altri 600. Roberto Di Maulo, leader del sindacato aziendale Fismic, dice che a Fca converrebbe fare le nuove assunzioni con il contratto a tutele crescenti "perché risparmia. Un interinale costa infinitamente di più". Secondo il leader della Uilm Rocco Palombella, nel 2015 "continueranno a produrre la Punto perché è il mercato che la chiede", stimolato anche dall'indebolimento dell'euro. Di conseguenza, il sindacalista si aspetta che le nuove assunzioni eccedano le 1.000 annunciate (più altri 500 trasferiti da altri stabilimenti). "La stima era stata fatta su un massimo di 18 turni. Ora, per soddisfare gli ordini serviranno 20 turni con quattro squadre e senza straordinari. Non è immaginabile che si faccia senza altre assunzioni sia per Fiat che per i terzisti e i fornitori". Fiat Chrysler ha annunciato a metà gennaio il rientro di tutti i 5.418 lavoratori in cassa integrazione allo stabilimento di Melfi e oltre 1.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi tre mesi, grazie al buon andamento delle vendite. L'azienda ha anche precisato che se il mercato risponderà alle attese "alle persone inizialmente inserite con contratto interinale potrà essere proposto il nuovo contratto a tutele crescenti". (Ha collaborato da Milano Agnieszka Flak) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia