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Fincantieri non si tirerà indietro se si farà ponte sullo Stretto, ma non sarà il driver - AD

Il logo Fincantieri presso un cantiere a Monfalcone vicino Trieste

MILANO (Reuters) - Fincantieri non avrà un ruolo di primo piano nella possibile costruzione del ponte sullo stretto di Messina, ma se sarà chiamata ad avere un ruolo non si tirerà indietro.

E' quanto ha detto l'AD, Pierroberto Folgiero, rispondendo alle domande degli analisti nel corso della call sui risultati del 2022.

"Il ponte sullo Stretto sarà una sorta di gigantesca, monumentale, iconica e super importante infrastuttura del Paese e, ovviamente, qualora l'Italia porterà avanti questo ambizioso programma, non ci tireremo indietro, ma di sicuro non saremo il driver perché dovrà esserlo chi avrà le capacità e il track record per farlo nel settore delle infrastrutture", ha detto il manager, sottolineando che Fincantieri potrebbe essere coinvolta per garantire il successo dell'opera.

Folgiero ha poi aggiunto: "Se ce lo chiederanno noi ci saremo, ma non siamo famosi nel mondo per la costruzione del ponte di Messina, lo siamo per le navi".

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Il ministro delle Infrastutture, Matteo Salvini, ha detto ieri che i lavori per il ponte partirannno entro due anni.

Parlando poi nel corso della call, il numero uno di Fincantieri ha ribadito che per il 2023 la società si attendedi mantenere il pieno regime produttivo che consentirà un livello di ricavi sostanzialmente in linea con il 2022, con un miglioramento della marginalità a valori che si attestano intorno il 5%. Il 2022 si è chiuso con un rosso di 324 milioni di euro anche a causa di oneri estranei alla gestione ordinaria o non ricorrenti. Questi dati, insieme alle stime per quest'anno sotto le attese, stanno penalizzando il titolo in Borsa che cede oltre il 5,4%.

Il Cfo Giuseppe Dado ha poi spiegato che la stima di ricavi piatti per l'anno "non è una sorpresa e affinché i ricavi tornino a salire occorre una nuova ondata di ordini nei business cruise e navale".

Quanto all'espansione all'estero, il gruppo punta al Medioriente e, in particolare all'Arabia Saudita anche se non a partire da quest'anno e guarda anche all'America Latina.

Infine, Folgiero ha annunciato che il gruppo darà un aggiornamento della strategia industriale nella seconda metà di maggio: "In occasione dell'investor day per la presentazione del primo trimestre diremo tutto sulla nostra strategia".

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)