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Fisco, da Svizzera ultimatum all'Italia su tempi accordo

Il ministro delle Finanze svizzero Eveline Widmer-Schlumpf. REUTERS/Ruben Sprich (Reuters)

MILANO (Reuters) - La Svizzera alza i toni nei confronti dell'Italia e chiede a Roma di arrivare ad un accordo sulle questioni fiscali entro la primavera. E' quanto emerge dalle dichiarazioni del ministro delle Finanze elvetico Eveline Widmer-Schlumpf, che ha espresso il proprio disappunto incontrando l'omologo italiano Pier Carlo Padoan a margine dei meeting del Fondo monetario internazionale a Washington. "Ho detto a Padoan che la mia pazienza ha un limite, gli ho ricordato il numero dei ministri delle Finanze con cui ho ricominciato ogni volta daccapo, rispondendo alle stesse domande", ha detto Widmer-Schlumpf, in una serie di dichiarazioni raccolte dall'emittente radiofonica svizzera Rsi. "Gli ho detto che questa è l'ultima volta che rifaccio questa cosa, gli ho spiegato la mia agenda ed entro quando voglio una risposta chiara", indicando come deadline la primavera dell'anno prossimo, termine entro cui trovare delle "soluzioni su alcuni dei punti aperti con l'Italia", tra cui la regolarizzazione dei capitali italiani sconosciuti al fisco e depositati oltreconfine. "Sono questioni che ci occupano da anni, riguardano la Svizzera ma anche il Ticino", ha rimarcato, alludendo ai rapporti difficili tra l'Italia e il cantone confinante, che ha più volte minacciato di bloccare i ristorni, ovvero la parte delle imposte alla fonte dei lavoratori frontalieri riversata ogni anno ai comuni italiani di confine. Particolarmente sensibile per Berna è la permanenza della Svizzera nelle liste nere del fisco italiano, nonostante i passi avanti compiuti sulla trasparenza fiscale, che dovrebbe portare alla condivisione automatica dei dati bancari con i Paesi Ue a partire dal 2018. Il blocco dei ristorni era stato evitato alla fine di giugno, alla luce di una serie di rassicurazioni ricevute da parte del governo italiano sulla trattativa per la riemersione dei capitali, che però evidentemente non ha compiuto passi avanti significativi. "A un certo punto bisogna anche far vedere che non ci si lascia prendere per il naso e che una soluzione va trovata", ha però avvertito Widmer-Schlumpf, che la primavera scorsa aveva definito incompatibile la permanenza della Svizzera nelle liste nere italiane dopo l'adesione al protocollo Ocse per lo scambio automatico di informazioni. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia