Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.239,66
    +153,86 (+0,40%)
     
  • Nasdaq

    15.927,90
    +316,14 (+2,03%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,66
    +0,09 (+0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.955,57
    -1.244,21 (-2,07%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.304,48
    -92,06 (-6,59%)
     
  • Oro

    2.349,60
    +7,10 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0699
    -0,0034 (-0,32%)
     
  • S&P 500

    5.099,96
    +51,54 (+1,02%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8558
    -0,0015 (-0,18%)
     
  • EUR/CHF

    0,9770
    -0,0015 (-0,15%)
     
  • EUR/CAD

    1,4613
    -0,0036 (-0,25%)
     

Fondi, utility e oro sono forze opposte

L’ABC (KOSDAQ: FED642.KQ - notizie) della finanza dice che per abbassare il rischio complessivo del proprio portafoglio bisogna diversificare gli investimenti. Questo significa, in sostanza, possedere strumenti che si muovono in maniera indipendente l’uno dall’altro.

La diversificazione non si limita alla ripartizione per asset class. L’azionario, ad esempio, è una classe d’attivo molto ampia, composta da investimenti anche parecchio diversi tra loro. Infatti, i sotto-segmenti vengono classificati a seconda della capitalizzazione della società (large cap, mid cap e small cap), del mercato di riferimento (paesi sviluppati o mercati emergenti) e soprattutto del settore economico di cui fa parte l’azienda (industriale, finanziario, energetico, ecc.). È importante avere un’idea di come i vari settori economici rappresentati dalla propria esposizione azionaria si influenzino a vicenda, in modo da evitare di investire in strumenti che sono soggetti a movimenti molto simili.

L’anno scorso, ad esempio, gli investitori sono tornati con forza verso il bene rifugio per eccellenza: l’oro, soprattutto nel corso dei primi tre trimestri. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) 2016, infatti, gli strumenti d’investimento dedicati ai metalli preziosi hanno attirato in Europa circa 11 miliardi di euro.

Guardando i dati sottostanti, infatti, si nota che il metallo giallo è sempre meno legato ad alcuni settori azionari. In particolare, il coefficiente di correlazione tra il lingotto e il settore delle utility è passato da 0,23 a cinque anni a -0,12 nel corso del 2016. Stessa tendenza per quanto riguarda il rapporto con i beni e servizi di largo consumo: da 0,41 a 0,04 nello stesso periodo di tempo.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Un altro settore che l’anno scorso ha sensibilmente diminuito la propria correlazione con gli altri è quello dei titoli finanziari, che in due casi mostra un rapporto negativo (utility e telecomunicazioni) e in un altro caso è molto vicino allo zero (infrastrutture globali).

I settori azionari oggetto dell’analisi sono elencati di seguito. I numeri corrispondono a quelli che appaiono nelle tabelle.

  1. Azionari Settore Metalli Preziosi

  2. Azionari Settore Biotecnologia

  3. Azionari Settore Beni e Servizi di Consumo Discrezionali

  4. Azionari Settore Beni e Servizi di Largo Consumo

  5. Azionari Settore Energia

  6. Azionari Settore Servizi Finanziari

  7. Azionari Settore Salute

  8. Azionari Settore Tecnologia

  9. Azionari Settore Beni Industriali

  10. Azionari Settore Comunicazioni

  11. Azionari Settore Servizi di Pubblica Utilità

  12. Azionari Settore Agricoltura

  13. Azionari Settore Energie Alternative

  14. Azionari Settore Infrastrutture

  15. Azionari Settore Risorse Naturali



 width=
width=



 width=
width=



 width=
width=



Fonte: Morningstar Direct

Il coefficiente di correlazione è un parametro che misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro. Varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna relazione tra le performance dei due settori. Un coefficiente pari a 1 significa che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due indici si muovono assieme, se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro, e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.