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Euro cede su 'no' Grecia a bailout ma resta sopra 1,10 dollari

Una banconota da 20 euro nella fessura di un salvadanaio con i colori della Grecia, circondato da monete. REUTERS/Pawel Kopczynski

NEW YORK (Reuters) - L'euro è in calo nei confronti delle principali controparti dopo la vittoria del 'no' al referendum in Grecia sulle condizioni annesse all'offerta di aiuto finanziario proposte dai creditori.

Gli invetistori del mercato valutario sembrano al momento sospendere il giudizio sulla permanenza di Atene nel blocco della valuta unica e sulla solidità complessiva del progetto.

L'euro, infatti, dopo un iniziale tuffo a 1,0970 dollari, ha ridotto le perdite e intorno alle 14,40 viaggia a 1,1018 dollari, lasciando sul terreno circa lo 0,9%.

L'euro è debole anche nei confronti dello yen, ma viaggia in area 135,10 (-1% circa) dopo aver toccato il minimo da sei settimane a 133,76 negli scambi asiatici.

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Ad offrire un certo supporto, le dimissioni del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, inviso alla maggior parte dei colleghi dell'Eurogruppo, spiegate dallo stesso ministro dalla volontà di rendere più facile l'estremo tentativo del premier Alexis Tsipras per trovare un accordo con i creditori.

Il posto dovrebbe essere preso dal caponegoziatore greco Euclides Tsakalotos, che negli ultimi mesi ha condotto le trattative tecniche con le istituzioni creditrici.

Da parte tedesca, tuttavia, non sembrano esserci molti spiragli. Berlino, principale creditore di Atene, ha ribadito che una ristrutturazione del debito non è in agenda.

Nel frattempo, diventa sempre più critica la situazione delle banche greche, chiuse da una settimana dopo il congelamento del livello dei fondi di emergenza 'Ela', concessi da Banca di Grecia, previo ok della Banca centrale europea.

Il consiglio di Francoforte si riunirà questo pomeriggio per decidere se aumentare il tetto, mentre prosegue, nonostante il limite di 60 euro al giorno, il deflusso dei depositi.

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