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Forex, euro/dollaro poco oltre 1,07 dlr, incognita Fed frena valuta Usa

NEW YORK (Reuters) - L'euro galleggia poco oltre 1,07 dollari, soglia rotta brevemente al ribasso questa mattina dopo che Mario Draghi nel corso di un'audizione al Parlamento europeo ha citato la robusta performance della valuta unica da maggio come uno dei fattori di indebolimento delle prospettive di inflazione.

L'euro si è deprezzato di mezzo centesimo, scivolando fino a un minimo di 1,0691 dollari ma il movimento, innescato dal consolidamento delle aspettative di un potenziamento dello stimolo monetario il mese prossimo, si è rivelato effimero.

I dati settimanali sulle richieste di sussidi per la disoccupazione in Usa, che sono risultate invariate rispetto alla settimana precedente, e di poco superiori al consensus, non hanno prodotto reazioni di rilievo.

"C'è stata una reazione alla parole di Draghi stamane, ma la notizia è che non abbiamo spinto troppo", dice un trader di base a Londra.

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C'è ampio consenso tra le principali banche attive nel trading valutario sul fatto che il biglietto verde sia destinato ad apprezzarsi sull'euro, ma gli analisti hanno indicato diversi ostacoli lungo la strada che conduce ai massimi toccati a marzo ed aprile, quando la valuta unica scivolò a 1,0450 dollari.

"Le pressioni sui prezzi Usa restano moderate e l'apprezzamento del dollaro dalla metà dell'anno ha effettivamente inasprito le condizioni monetarie negli Stati Uniti. C'è il rischio che la Fed possa ripensare la propria propensione a un rialzo dei tassi il mese prossimo"; scrivono gli analisti di Rabobank in una nota.

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