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Francia, per Commissione Ue nel 2015 sforerà target deficit

BRUXELLES (Reuters) - La Francia non centrerà il target di deficit per il 2015 a meno di rapide misure correttive. E' l'avvertimento lanciato dalla Commissione europea, che stamane ha reso note le previsioni economiche aggiornate per i Paesi membri. Parigi avrebbe dovuto ridurre il deficit al 3% del Pil entro il 2013, ma l'Unione europea ha concesso una moratoria di due anni, legata alla crescita estremamente debole dell'economia. Ma l'anno scorso la Francia ha raggiunto un deficit pari al 4,3% del Pil, contro un target indicato al 4,1% e appare impostata a mancare l'obiettivo di rientro anche per quest'anno. Contemporaneamente, altri paesi della zona euro, come la Grecia, il Portogallo e la Spagna, che hanno attraversato un periodo di crisi economica ben peggiore, hanno mantenuto gli impegni. Il premier francese Manuel Valls ha ribadito mercoledì scorso che la Francia intendere rispettare il target del 3% per l'anno prossimo, dopo che il parlamento francese ha approvato un pacchetto di tagli e risparmi per 50 miliardi di euro, da implementare da qui al 2017. Il ministro delle finanze Michel Sapin, che incontrerà i colleghi della zona euro a Bruxelles in giornata, in una nota ha dichiarato che Parigi centrerà l'obiettivo di un deficit al 3% del Pil nel 2015. Ma la Commissione europea prevede che, a meno di ulteriori misure, la Francia sforerà il target, con un deficit al 3,4% l'anno prossimo. Se tale previsione dovesse concretizzarsi, e Parigi non dovesse addure una buona motivazione, potrebbe incorrere in una procedura d'infrazione. Il rifiuto della Francia di accettare un'azione disciplinare per non avere rispettato l'impegno sul deficit nel 2003 portò a un ammorbidimento degli obblighi di bilancio, una delle cause che ha prodotto la crisi del debito sovrano che ha afflitto la zona euro nel quadriennio 2009-2013. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia