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Ftse Mib: c'è una buona base da cui ripartire. I buy suggeriti

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of business development per AFX Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

L'indice Ftse Mib sta provando a mantenersi al di sopra di area 17.000, pur avendo già mostrato qualche incertezza. Si aspetta ulteriori progressi nel breve?

Nell'ultima intervista avevamo già parlato di una possibile rottura dei 17.000 punti da parte del Ftse Mib. A quanto pare i titoli del settore bancario non sono più così venduti come prima e c'è una calma relativa. Il problema banche non è stato ancora risolto, ma sembra che gli investitori siano ora meno inclini a quelle vendite selvagge cui abbiamo assistito fino a poco tempo fa. Inutile dire che con un'ulteriore ripresa dei titoli del settore bancario si avranno interessanti spazi di crescita per l'indice italiano.

Sopra i 17.000 punti avremo un primo obiettivo a 18.000 punti, anche se molto dipenderà da quello che dirà la BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) domani, cui seguirà l'appuntamento con la Fed prima di fine mese.
Pare che con gli ultimi dati sul mercato del lavoro Usa diffusi venerdì scorso si sia allontanata la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse già a settembre. Un'opzione che a mio avviso non c'è mai stata visto che dopo poco più di un mese ci saranno le elezioni presidenziali Usa e la Fed difficilmente interverrà prima di tale evento.

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La BCE invece domani dovrebbe reiterare il piano di quantitative easing, ma non mi aspetto grandi mosse su questo. Penso che il Board fornirà un outlook di medio periodo, mentre non saranno evidenziati impatti particolari legati alla Brexit, visto che di fatto la Gran Bretagna non solo non è uscita dall'Unione europea, ma per il momento non ha neanche indicato quando ciò avverrà.

Il Giappone al meeting del G20 ha fatto sapere che nel caso in cui non sarà negoziato un buon deal con l'Unione europea, abbandonerà la Gran Bretagna dove il Paese nipponico produce automobili vendute poi sui mercati europei.
A mio avviso ora l'unico driver per le Borse è l'appuntamento con la Fed prima di fine mese, mentre non mi aspetto grandi sorprese dalla BCE domani.

Tornando al Ftse Mib, eventuali ribassi saranno contenuti e non dovrebbero condurre i corsi oltre i 16.500 punti. Con la rottura di questo livello lo scenario tornerà negativo per i rialzisti, ma mi sembra che l'indice Ftse Mib abbia creato un buon floor da cui ripartire.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore finanziario quali sono i titoli che a suo avviso offrono spunti interessanti in questa fase di mercato?

Ribadisco l'invito a lasciare da parte le Popolari che sono volatili e caratterizzate da una liquidità contenuta.
Se il mercato recupera potrebbe continuare a salire FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) che ha un business model diverso da quello classico. Il titolo potrebbe recuperare facilmente quota 6 euro, senza escludere allunghi fino ai 6,5 euro dove dovrebbe fermarsi la sua ascesa.

Interessante anche Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che è un investment bank e a livello retail ha soltanto CheBanca, utilizzata dal gruppo per rifinanziarsi. Già nelle passate sedute avevamo invitato a puntare sul titolo quando ancora quotava intorno ai 6 euro e ora lo ritroviamo a 6,7/6,8 euro.

Mediobanca presenta ora un triplo massimo in area 7,2/7,3 euro e il titolo potrebbe anche arrivare lì, anche se è un po' tirato. Per valutare un acquisto preferirei attendere un eventuale storno verso i 6,3/6,2 euro, con stop sotto i 6 euro. In alternativa si può acquistare su rottura dei 7,2/7,3 euro, con target i massimi dell'anno a 8,5/8,7 euro. Al momento Mediobanca è in terra di nessuno, per cui è meglio intervenire o in caso di forza o in seguito ad uno storno verso i livelli segnalati prima.

Il rialzo dei prezzi del petrolio sta favorendo un recupero di ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) verso area 14 euro. Acquisterebbe il titolo sui livelli attuali?

Eni si trova a ridosso dei valori di inizio anno, anche perchè di fatto il titolo non è sceso tanto. Il titolo solo a febbraio è crollato in maniera vistosa arrivando a quota 11 euro perchè i prezzi del petrolio sono scesi fino all'area dei 26 dollari al barile.
ENI potrebbe ritornare in area 14,7/14,8 euro, ossia sui massimi dell'anno, per cui può essere interessante acquistare su questi livelli, considerando tra l'altro che la volatilità è ancora molto bassa.

Come valuta l'attuale impostazione di Leonardo-Finmeccanica che si mantiene per ora al di sopra dei 10 euro?

Leonardo-Finmeccanica ha sempre avuto un buon business model, un po' di nicchia rispetto agli altri, ma la società è senza dubbio una delle eccellenze italiane. Si sta parlando in questi giorni di una possibile alleanza con Airbus di cui Leonardo-Finmeccanica potrebbe beneficiare. Il business è "resilient" per usare una parola che piace molto agli ingressi, per cui il titolo potrebbe offrire interessanti opportunità.
Ai prezzi attuali però non comprerei ancora Leonardo-Finmeccanica, preferendo attendere il superamento di area 10,8/11 euro, con target a 12 euro.

Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) si sta avvicinando nuovamente a quota 3 euro. Ritiene che i prezzi attuali offrano un interessante punto di ingresso?

Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) è stato penalizzato dalla vicenda Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) , ma credo che i prezzi attuali scontino già il mancato accordo con il gruppo francese. Il titolo rimane ancora depresso e potrebbe continuare a muoversi in trading range. Si può valutare un acquisto sopra i 3 euro, con stop sotto 2,8 euro e primo obiettivo a 3,5 euro.
In caso di soluzione positiva della disputa con Vivendi, Mediaset potrebbe salire ancora un po'.

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