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Il Ftse Mib frena: un'occasione d'acquisto? I titoli ancora buy

Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono a Piazza Affari che, dopo la conclusione negativa di ieri prosegue lungo la via del ribasso. Ieri l'indice Ftse Mib ha vissuto una giornata a due facce e dopo aver inizialmente guadagnato terreno, spingendosi ad un passo dall'area dei 19.800 punti, ha registrato un movimento a passo di gambero che lo ha portato a chiudere gli scambi in rosso al di sotto di area 19.500.

Piazza Affari frenata da petroliferi e bancari

Le vendite proseguono anche oggi con l'indice delle blue chips a ridosso dei 19.300 punti al momento, con una flessione dello 0,74%.
Ad appesantire il nostro mercato è la negativa intonazione dei titoli del settore oil con Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) , Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) tutti in rosso di oltre un punto percentuale, malgrado il progresso registrato ieri dal petrolio che si è spinto oltre quota 53,5 dollari al barile.

Il Ftse Mib è altresì zavorrato dai titoli del settore finanziario che vedono Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) in arretramento di quasi il 4%, seguito da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che perde il 2,05%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) limitano le perdite intorno ad un punto percentuale.

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Lo spread si allarga dopo la decisione della Consulta

I bancari risentono in particolare di alcune prese di profitto dopo i recenti progressi e le vendite sono alimentate anche dall'allargamento dello spread BTP-Bund. Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco, già in salita ieri, quest'oggi si spinge oltre i 175 punti base, sui livelli di novembre scorso.

A pesare sullo spread è l'incertezza politica alimentata dalla decisione della Corte Costituzionale sull'Italicum. La legge elettorale per la Camera approvata dal Governo Renzi più di un anno fa, non è stata bocciata del titolo, ma modificata in due punti, riguardanti in particolare il ballottaggio e la possibilità per i capilista eletti in più circoscrizioni di scegliere a proprio piacimento il collegio di elezione.

E' stato confermato il premio di maggioranza per la lista che superi il 40% dei voti e la legge così modificata è applicabile sin da subito, tanto che da diverse forze politiche è già arrivata la richiesta di tornare alle urne quanto prima.

Scenario incerto: verso elezioni anticipate?

Secondo gli analisti di Banca Akros la decisione della Consulta può virtualmente accelerare il ricorso alle elezioni anticipate, ma un ostacolo può essere rappresentato dalla necessità di trovare norme omogenee per la Camera e per il Senato, in ossequio anche alla richiesta del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Per Banca Akros lo scenario è altamente incerto e gli analisti pensano che il tentativo dell'ex premier Renzi di forzare le elezioni anticipate possa provocare una spaccatura tra le varie correnti del Partito Democratico e questo potrebbe suggerire di aspettare la modifica per lo schema del Senato.
Piazza Affari riflette così sul tema delle elezioni anticipate e questa incertezza di fondo porta a liquidare posizioni specie su quei titoli che avevano corso di più di recente come i bancari.

Le flessioni sono occasioni d'acquisto?

Alcuni addetti ai lavori credono però che queste flessioni possano essere sfruttate come occasioni di acquisto viste le prospettive dell'indice Ftse Mib che nel complesso restano positive, considerato anche lo scenario complessivo degli altri mercati azionari, a partire da quello americano, reduce da nuovi record storici segnati non più tardi di ieri.

UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) frena su Piazza Affari ma segnala diversi titoli buy

Mostrano una certa cautela gli analisti di UBS secondo cui l'azionario italiano ora è meno economico dopo il rally delle ultime settimane. La banca elvetica riconosce che c'è ancora molto valore inespresso in Italia, evidenziano al contempo che servono segnali più tangibili del miglioramento.

Tra i vari titoli di Piazza Affari gli analisti di UBS mantengono una view bullish su alcune blue chips e continuano a consigliare l'acquisto di Intesa Sanpaolo, Leonardo, Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) , Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) , Moncler, Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) , Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) , ENI ed Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) .
A questi si aggiungono alcuni titoli a minore capitalizzazione quali Creval, Anima Holding (Dusseldorf: 24083844.DU - notizie) , De' Longhi e Saras.

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