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Ftse Mib ben impostato per rialzi interessanti: i titoli buy

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia sul profilo pubblico Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) : @gianvitodangelo

L'indice Ftse Mib ha vissuto una settimana tutta in salita come non si vedeva da tempo, spingendosi a poca distanza dai massimi dell'anno. Come è cambiato lo scenario del mercato e quali sono le sue attese nel breve?

Nelle ultime giornate c'è stata una bella salita con massimi e minimi crescenti e il mercato ha comprato tecnicamente massimi, cioè si è visto graficamente sulla dinamica dei prezzi che sopra i precedenti massimi sono entrate nuove posizioni long.

Tutta l'area dei 19.700/19.800, corrispondente ai massimi dell'anno, rappresenta in effetti un target, perchè è uno swing importante che il Ftse Mib ha sentito e che automaticamente genereranno delle prese di profitto.
Non a caso la giornata odierna è inside rispetto a quella di venerdì scorso e questo ci fa pensare che quanto più tempo il Ftse Mib si manterrà su quest'area di prezzi, tanto più probabili saranno le prese di beneficio.
L'area dei 19.700 potrebbe essere quindi sentita dal mercato ed è probabile che qui qualche long uscirà.

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Fino a quando Wall Street segnerà nuovi massimi storici non possiamo non pensare che anche Piazza Affari in qualche modo ne possa beneficiare. Il Ftse Mib ha iper amplificato discese praticamente inesistenti tra gennaio e febbraio, due mesi in cui il nostro mercato ha rispettato alla lettera la statistica relativa alle discese nel primo trimestre dell'anno.

Se il mercato americano non registrerà flessioni accentuate, che al momento non sono ipotizzabili, anche il Ftse Mib dovrebbe riuscire a superare questi massimi in area 19.700/19.800 che storicamente non rappresenta un livello molto importante.

Il vero tetto di cemento armato si trova sui 24.000 punti che per ora sono abbastanza lontani dai prezzi correnti. Se Wall Street non avrà scossoni particolari, il Ftse Mib dovrebbe riuscire a raggiungere nel medio periodo l'area dei 24.000 punti da qui all'estate.

Statisticamente quando nel primo trimestre dell'anno si scende, di solito si salte nel secondo, come accaduto ad esempio nel 2016. L'anno precedente è avvenuto il contrario per via dell'annuncio del QE della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , ma per ora quest'anno la statistica nel 2017 è stata rispettata e l'idea è che ora il Ftse Mib possa salire.

Se andiamo a tracciare una neckline sui massimi segnati a marzo 2016 e ottobre dello scorso anno, notiamo che il target del testa spalle è in area 20.350/20.400 punti, corrispondenti ai minimi dell'estate 2015. Si tratta di un ottimo livello grafico e numerico che con buona probabilità potrà essere raggiunto.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario oggi Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) sale in controtendenza, mentre non riesce a fare altrettanto BPER Banca che registra la peggiore performance del Ftse Mib. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Banca Popolare dell'Emilia Romagna è impostata abbastanza bene. Si potrebbe tracciare un primo testa spalle partendo dai massimi di aprile fino a ottobre/novembre 2016 e questo tipo di target è stato quasi raggiunto poco sotto area 6 euro.

Se andiamo a tracciare un nuovo livello dinamico tra i massimi citati poc'anzi e quelli segnati a gennaio scorso, allora il ritracciamento avuto a febbraio potrebbe essere una sorta di spalla destra e negli ultimi giorni si vede una bella reazione del titolo.
Bper Banca potrebbe tornare sul livello dinamico di area 6 euro, per cui dai prezzi attuali ci sarebbe un certo upside.

Ubi Banca è impostato leggermente meglio, con una trendline di medio periodo tra gennaio e febbraio costituita da massimi di swing decrescenti che è stata rotta decisamente al rialzo nelle ultime sedute.
Le medie iniziano in qualche modo ad ordinarsi e l'idea è che Ubi Banca possa ambire al precedente massimo di swing e mi riferisco all'area dei 3,75 euro, corrispondente ai top di gennaio.

Nel comparto del lusso Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) ha perso terreno dopo i risultati del 2016, mentre si è mosso in direzione opposta YNap. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Per YNap il vecchio trend short iniziato a dicembre 2015 in qualche modo aveva trovato un forte supporto in area 18,8/19 euro e sembra invertito. Il fatto che il mercato abbia tenuto l'area intorno a 28,5 euro nei tentativi di salita, ha interrotto quella reazione che c'era stata inizialmente a partire dall'estate scorsa.

I massimi ora sono decrescenti e comunque non allineati al rialzo e l'area intorno ai 32/35 euro è stata pesantemente venduta a gennaio. Il titolo per ora non sta reagendo più di tanto, anche perchè si mantiene molto lontano dai massimi di swing, per cui non si adatta particolarmente bene ad un ingresso long.

Il superamento al rialzo dei precedenti minimi di swing di novembre e mi riferisco all'area intorno a 23,4 euro, sicuramente potrebbe essere indice di un piccolo scatto al rialzo, ma in ottica di medio periodo YNap non mi sembra da comprare rispetto ad altri.

Consiglio di ragionare su orizzonti temporali molto più stretti, con eventuali target, in caso di superamento al rialzo dei 23,9 euro, a 25,4/25,5 euro, dove al momento passa la media mobile a 200 periodi.

Se guardiamo Luxottica nel lungo periodo possiamo dire che è stato eccezionale fino all'estate 2015 quando la salita sembrava inarrestabile. In seguito è partita una grande discesa che ha trovato supporto sui precedenti massimi nell'area compresa tra i 40 e i 43 euro, da cui si è avviato un bel rialzo.

Questo gap-up da area 57 euro in giù ha rovinato questo trend rialzista che poteva essere promettente, e al momento rende il titolo poco interessante, visto che nell'ultimo mese c'è stata una variazione graficamente poco rilevante.

L'idea è che su Luxottica si può provare a comprare minimi e in questa direzione potrebbero essere interessanti quelli di febbraio in area 48,6 euro, mentre in caso di ulteriori flessioni si guarderà ai 47,1/47,15 euro.
Si tratta di due livelli interessanti su cui il titolo potrebbe reagire, ma considerando che dal punto di vista grafico non è eccezionale, mi limiterei a dei trade veloci di qualche seduta, con target a 50 euro prima e poi intorno ai 50,7 euro e ai 52 euro, massimi quest'ultimi del mese di dicembre.

Qual è il suo giudizio su Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) che fino ad ora ha regalato non poche soddisfazioni agli investitori?

Ferrari, ora che inizia ad avere una sorta di storico, presenta tutte quelle caratteristiche ideali che dovremmo cercare in un titolo. Abbiamo un ordinamento delle medie, massimi e minimi di swing tutti ordinati al rialzo ormai da mesi, e ogni ribasso viene confermato su medie mobili da parte del candlestick.

Su Ferrari tutto punta al rialzo e ogni debolezza andrebbe sfruttata per aprire nuove posizioni long con target i precedenti massimi e poi i nuovi record storici, visto che al di sopra dei top del mese scorso troviamo valori che Ferrari non ha mai raggiunto prima.

Se il titolo dovesse scendere su precedenti massimi, ad esempio quelli di gennaio in area 58,9/59 euro, o intorno alla media a 50 periodi che passa più o meno sugli stessi livelli di prezzo, offrirà occasioni per aprire posizioni long su conferma di pattern di prezzo.

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