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Ftse Mib: il rialzo proseguirà?

Ottima settimana per i mercati Asiatici che chiudono in netto rialzo. L’Europa sulla scia positiva orientale ottiene un deciso recupero: dopo aver registrato andamenti sempre negativi negli ultimi periodi. La media dei mercati europei è stata di circa il 4%, con Milano che mantiene il passo europeo. In rialzo minore anche l’America con nuovi massimi storici per l’S&P 500. Il tasso di crescita americano continua a salire in maniera contenuta, superando i precedenti massimi sopra 2.150, questo anche grazie all’inaspettata impennata del tasso di occupazione. A fronte di ciò l’euro dollaro mantiene il trend negativo delle scorse settimane. L’oro perde punti in quanto si evince una generale fiducia nei mercati. Rimangono svariati elementi di incertezza tra i quali la Brexit che al di là degli imprevedibili andamenti a lungo termine continuerà ad avere impatti negativi sull’economia perlomeno nel breve/medio termine in quanto la volatilità rimane molto elevata.

Positivo che sia stata accelerata la successione a Cameron, evitando ritardi nelle trattative con l’Unione Europea e soprattutto nell’impostare adeguati interventi di policy a sostegno dell’economia. Nonostante la chiusura settimanale positiva rimane il problema tutto italiano della crisi del sistema bancario, come verrà gestita e quali pesi avrà sui mercati europei a lungo termine. Per quanto riguarda i mercati americani, nel breve termine si è quindi creato un quadro piuttosto favorevole per Wall Street, con una FED molto cauta nel processo di rialzo dei tassi nonostante le buone indicazioni provenienti dall’economia americana. Non va però dimenticato che questo trend positivo alimentato dalle continue aspettative positive di politica monetaria fa sorgere qualche dubbio sulla sua solidità di fondo.

Ftse Mib

Si chiude un’ottima settimana per il FTSE MIB caratterizzata dal recupero dei titoli bancari, il nostro indice chiude con un +4,25% a 16.749 punti. Rimane comunque il problema della performance di inizio anno, che è ancora pesantemente negativa a -21,8%. Il rialzo in atto potrebbe proseguire, ma rimane come già detto il problema della gestione del sistema bancario italiano per l’andamento futuro dell’indice. Acceso è ancora il dibattito in merito all’intervento su MPS. Dalla sua gestione sul rimborso degli azionisti ed obbligazionari subordinati si avrà inevitabilmente un effetto (positivo o negativo) che si riverserà sul resto del sistema bancario italiano ed anche europeo.

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Mercato Obbligazionario

Sono in corso le trattative tra Governo Italiano e Bruxelles, volte a trovare un accordo che non sfoci nel divieto degli aiuti di Stato o nel bail-in. Padoan torna a tranquillizzare gli investitori a lui si affianca Angela Merkel, entrambi fiduciosi nel trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti. Questa ventata di ottimismo, permette il rimbalzo dei “risky asset” bancari, in un più ampio contesto di “risk-on” a livello globale. La domanda di obbligazioni europee sale, un rialzo conseguente al clima di minor avversione al rischio.

Negli USA rendimenti in rialzo con i Treasury penalizzati dal recente andamento positivo delle borse e dalla minore domanda di titoli a breve evidenziata dall’ultima asta.

In leggero aumento lo spread tra Btp e Bund con scadenza dieci anni. La differenza di rendimento tra il titolo italiano e quello tedescoè salita in queste prime sedute della settimana, dai 126 punti della chiusura di venerdì.

Mercato Valutario

Recupera la sterlina visto che lo stallo politico nel Paese pare essere definitivamente concluso. In seguito l’attenzione dei mercati si sposterà alla riunione di giovedì della BoE; le attese sono per un taglio dei tassi. Il dollaro resta invariato contro le principali valute, questo perché il mercato resta cauto sulla possibilità che la Fed alzi i tassi entro la fine dell’anno. Il cambio euro dollaro continua a oscilla orizzontalmente attorno a 1,10 dall’uscita del Regno Unito dall’Europa.

Lo yen segue l’onda positiva delle dichiarazioni del Primo Ministro giapponese Shinzo Abe (dopo la vittoria nelle recenti elezioni parlamentari giapponesi); il quale ha annunciato nuovi incentivi finalizzati a sostenere la crescita economica. Divise emergenti in rialzo, in particolare il rand sudafricano e il real brasiliano in attesa di stimoli monetari da parte delle principali Banche Centrali.

Commodities

Andamento in ripresa per le quotazioni petrolifere anche se ancora in ribasso dopo aver superato la scorsa settimana i 49$ al barile si ferma sotto i 46$, penalizzato dall’aumento della produzione OPEC in giugno. Ad aggravare la situazione hanno anche contribuito il lento, ma continuo rafforzamento del dollaro e i dati sul mercato del lavoro negli USA. Cala (Other OTC: CCAA - notizie) il gas naturale, dopo aver raggiunto la scorsa settimana i massimi degli ultimi 12 mesi. In leggero calo anche i metalli industriali. L’oro perde punti percentuali vista la maggiore sicurezza dei mercati, le quotazioni rimangono comunque sui massimi dal 2014. Deboli le materie agricole: la soia ha perso oltre il 3% penalizzata dalle piogge e dalle attese di un ammontare record di terreni destinati alla coltivazione negli Stati Uniti.

Autore: Private & Consulting Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online