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Ftse Mib verso nuova gamba rialzista? I titoli della settimana

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha continuato ad alternare sedute positive e negative, riportandosi a poca distanza dall’area dei 17.000 punti. Quanto è credibile una rottura di questo livello nelle prossime giornate?

Piazza Affari si trova alle prese con una doppia resistenza, definita dalla media a 50 periodi e dalla “collega” settimanale a 12 periodi, tra 16888 e 16977 circa di Ftse Mib, la cui rottura dovrebbe dare il là ad una ripartenza del trend positivo di breve.

Il superamento del massimo relativo di questa recente fase laterale a 16996 sarebbe la conferma di una nuova gamba rialzista, con obiettivi la media giornaliera a 100 periodi a 17500 e i massimi decrescenti precedenti tra 17966 e 18326 punti, con eventuale estensione a 18800-19024 sulle successive resistenze, rispettivamente settimanale e mensile.

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Viceversa attenzione al supporto giornaliero a 16380 circa, sotto il quale spazio per 16080-15700 prima di un nuovo test dei minimi dell’anno tra 15300 e 15mila punti.

Tra i bancari venerdì scorso si è messo in evidenza con un bel rally Banca Popolare dell’Emilia Romagna, mentre si è mostrato più cauto Ubi Banca. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha effettuato anch’essa, come la stragrande maggioranza delle sorelle bancarie, una discesa libera che poi si è tramutata in slavina, sino alla valanga sul minimo relativo a 2.30 di luglio 2012. Sulla tenuta di tale livello ha effettuato una forte inversione rialzista, con doppio massimo decrescente a 8.86-8.645 euro, nuova forte discesa con tenuta di 2.50 euro e tentativo di rimbalzo tecnico verso 3.50-3.80 circa. Entrare con una quota sopra 3.85 da accumulare a 3.50-3.30 con stop sotto 2.85 euro e profitto a 4.40-4.60 euro.

Ubi Banca come quasi tutti i titoli bancari è crollata in maniera esagerata, è riuscita a costituire una inversione rialzista, vanificata dalla nuova fase calante, con attuale ripresina. Infatti dopo il testa e spalla rialzista da manuale dell’analisi tecnica sopra i 4 euro ha formato una serie di massimi tra 7.735-7.70 e 7.825-7.88 euro, con decisa discesa trasformatasi in crollo sino al recente minimo relativo a 2.252 euro, con attuale timido rimbalzo tecnico a 2.85-2.70circa. Entrare con una piccola quota solo sopra 2.90 euro da accumulare a 2.80-2.65 euro, con stop sotto 2.40 euro e profitto a 3.30-3.50 euro.

Mediaset ha subito un pesante crollo dopo la diffusione dei conti, mentre la semestrale ha messo le ali a Generali. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Mediaset per l’intensità del ribasso degli ultimi dieci anni, da oltre 10 euro a poco sopra 1.10, potrebbe entrare nel settore bancario ad honorem! Ha costruito una base intorno a 1.15-1.20 nel 2012 dalla quale è partito un missile spacca tutto sopra i 2 euro, con recente testa e spalla ribassista quasi da manuale tra 4.90 e 4 euro ed attuale fase correttiva poco sopra i 2.70 euro. Entrare sopra 3.20 con una quota, da accumulare a 3-2.85 con stop totale sotto 2.65 euro e profitto tra 3.60-3.80 euro.

Generali ha partecipato al crollo delle quotazioni della maggior parte del listino nell’ultimo decennio abbondante, nonostante la sua nomea di titolo sicuro e appartenente ad un settore quasi difensivo. Sul doppio minimo crescente 8.155-8.43 del 2012 ha intrapreso una forte inversione rialzista a 17.70 con massimo relativo a 19.21 euro, crollo con recente minimo relativo a 9.76 euro e attuale rimbalzo tecnico verso 12.10-11.80 circa. Entrare con una quota sopra 12.20 da raddoppiare sopra 12.50 euro, accumulare a 11.70-11.30 e 10.90 euro, con stop sotto 10.60 euro e profitto tra 15 e 15.50 euro.

STM e Telecom Italia hanno reagito entrambi molto bene dopo la presentazione dei rispettivi risultati societari. C’è spazio per ulteriori allunghi nel breve per questi due titoli?

Stm ha risentito negli ultimi anni del trend ribassista generale che ha colpito anche uno dei pochi titoli veramente tecnologici ed internazionali del nostro listino, con attuale ampio e lungo movimento laterale. Infatti dopo il crollo al minimo di 2.97 nel 2009 sta alternando risalite e discesa tra 9-9.30 e 4.60-4.20 circa, con recente fase di accumulo tra 4.60 e 5-5.50 euro, sfociato nell’attuale rottura rialzista verso 6.50 circa. Entrare con una piccola quota sopra 6.60 euro, da accumulare a 5.85-5.60 e 5.40 con stop sotto 5.15-5 euro e profitto tra 7.50-7.90 euro.

Telecom Italia ha sofferto per alcuni anni di una lunga discesa caratterizzata da minimi e massimi decrescenti, sino ad un triplo minimo nell’estate 2013, da cui è iniziata la recente inversione rialzista, funestata dalla recente fase negativa, seppure in fase di ripresa .

Sulla tenuta di quota 0.46-0.47 nel 2013 era andata al raddoppio con falsa rottura di 1 euro, seguita da una discesa a 0.7365 con massimo a 1.316 euro, recente fase correttiva intorno a 0.63-0.67 e attuale rimbalzo verso 0.76 euro. Comprare una quota sopra 0.775 euro, da accumulare a 0.7050 con stop totale sotto 0.67-0.65 euro e profitto tra 0.89 e 0.93 euro.

In caso di rialzi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve’ A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: BCA MPS, MEDIOBANCA, POSTE ITALIANE, YOOX NET

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