Giorgetti e la riforma del Ministero, "da rianimazione in ostetricia"
Trasformare il ministero dello Sviluppo economico “da reparto di rianimazione in uno di ostetricia”. È l’obiettivo del ministro Giancarlo Giorgetti che in un intervento sul Messaggero punta sulla forza delle imprese per rilanciare il Paese e parla della riforma del suo dicastero.
“Acquisire capacità di studio, analisi e competenze sul mercato”, al fine di individuare le “priorità da perseguire”, è il primo obiettivo. La sua squadra è al lavoro anche per una “revisione complessiva e organica del sistema degli incentivi e delle diverse forme di supporto alle attività produttive”, riporta Giorgetti, per il quale oggi vi è in piedi un sistema di incentivi complicato che scoraggia molti imprenditori.
Fondamentale per il ministro anche il “sostegno all’imprenditoria giovanile”.
Giorgetti continua a manifestare preoccupazione verso una transizione ecologica troppo veloce: “Ritengo che vada accuratamente verificato che i progetti e gli interventi previsti dal Pnrr ispirati all’obiettivo di velocizzare la transizione digitale ed ecologica siano preceduti da una approfondita valutazione dell’impatto potenziale” sul sistema produttivo nazionale, scrive. Per l’esponente della Lega occorre evitare il rischio di finanziare “interventi che vadano ad esclusivo vantaggio di imprese straniere” e che possano accelerare la crisi della manifattura italiana. Un “precipitoso abbandono del gas naturale”, chiosa il ministro, avrà un impatto sui conti di Russia e tanti Stati arabi con la “possibilità che ne discenda una destabilizzazione rischiosissima per l’Occidente soprattutto laddove si dovesse tradurre in un potente innesco dell’estremismo islamista”.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.