Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.236,30
    +296,55 (+0,87%)
     
  • Dow Jones

    38.190,86
    +105,06 (+0,28%)
     
  • Nasdaq

    15.916,14
    +304,38 (+1,95%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,98
    +0,41 (+0,49%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.345,72
    -200,33 (-0,34%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.325,63
    -70,90 (-5,08%)
     
  • Oro

    2.344,00
    +1,50 (+0,06%)
     
  • EUR/USD

    1,0685
    -0,0048 (-0,45%)
     
  • S&P 500

    5.097,70
    +49,28 (+0,98%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.005,63
    +66,62 (+1,35%)
     
  • EUR/GBP

    0,8573
    -0,0001 (-0,01%)
     
  • EUR/CHF

    0,9769
    -0,0016 (-0,16%)
     
  • EUR/CAD

    1,4622
    -0,0027 (-0,18%)
     

Governo, Conte alla prova della fiducia alla Camera

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi a Roma

ROMA (Reuters) - Il premier Giuseppe Conte è atteso oggi alle 12 a Montecitorio per le comunicazioni sulla crisi politica innescata dalle dimissioni delle due ministre di Italia Viva dall'esecutivo. Al termine del dibattito in aula verrà votata la fiducia al governo.

Secondo una fonte parlamentare, dopo l'intervento di Conte e sino alle 15,30 circa si svolgerà la discussione sulle comunicazioni del governo. Entro la fine della discussione le varie forze politiche presenteranno delle risoluzioni.

A partire dalle 17, il presidente del Consiglio interverrà in replica e potrebbe essere lui stesso, oppure il ministro per i Rapporti con il parlamento Federico D'Inca', a porre la questione di fiducia su una delle risoluzioni presentate.

Seguiranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia e la votazione per appello nominale. Il tutto dovrebbe concludersi non prima delle 20.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Alla Camera, composta al momento da 629 deputati, il governo pare certo di superare indenne la prova della fiducia con buone probabilità di ottenere la maggioranza assoluta.

Più complicata la situazione al Senato, dove i numeri dell'esecutivo erano risicati già prima dell'addio del partito di Matteo Renzi. Il premier si recherà a Palazzo Madama domani alle 9,30.

(Angelo Amante, in redazione a Roma Giselda Vagnoni)