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Governo punta avvio dismissioni entro l'anno, valuta Eni tra prime operazioni - fonti

La sede dell'Eni a Roma. REUTERS/Alessandro Bianchi (Reuters)

di Francesca Landini MILANO (Reuters) - Il governo intende avviare entro la fine dell'anno il programma di dismissioni di partecipazioni pubbliche nell'ambito del piano di riduzione del debito e valuta tra le prime operazioni la cessione del 4% circa detenuta direttamente in Eni. Lo rendono noto due fonti vicine all'operazione mentre ci si aspetta che la prossima settimana parta formalmente l'iter delle dismissioni di asset pubblici con la trasformazione del Comitato per le privatizzazioni in un organo permanente. "Vogliamo iniziare presto. Vogliamo vendere alcuni degli asset prima della fine dell'anno", ha detto a Reuters una delle fonti con diretta conoscenza del dossier. "La cessione della quota diretta del Tesoro in Eni... potrebbe essere fatta overnight, se le condizioni del mercato lo consentono", ha aggiunto. Il Tesoro detiene il 4,34% dell'ex monopolista dell'energia oltre a un 25,76% tramite Cassa depositi e prestiti. Ai prezzi attuali di mercato il valore della partecipazione diretta è attorno ai 2,8 miliardi. Le azioni Eni hanno chiuso la seduta borsistica in territorio positivo (+0,39%). "L'operazione dovrebbe svolgersi con un private placement e non sul mercato, pertanto l'effetto overhang sul titolo non c'è", ha osservato l'analista di una banca d'affari italiana. Una delle due fonti ha aggiunto che il governo pensa anche di cedere una quota di minoranza di Snam e che per il momento non sono all'ordine del giorno vendite di Enel e Finmeccanica. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha detto la settimana scorsa che i mercati sono pronti e che il governo cederà una quota di minoranza di Terna e di Fincantieri, società non quotata attiva nel settore cantieristico detenuta da Fintecna di Cdp. In mano pubblica c'è il 29,9% di Terna tramite Cdp (80% Tesoro e 18,4% fondazioni bancarie) e il 30% più una azione di Snam Rete Gas custodite da Cdp Reti. IL CALCIO DI INIZIO Una delle ipotesi è quella di far confluire in Cdp Reti anche la quota in Terna e di cedere sul mercato una quota di Cdp Reti, ha detto oggi il presidente di Cdp Franco Bassanini. [ID:nL5N0IF2OY] Il calcio d'inizio è previsto la prossima settimana. Una fonte governativa spiega che il Consiglio dei ministri potrebbe riunirsi martedì 29 ottobre e approvare un decreto legge che rende permanente il Comitato di consulenza sulle privatizzazioni. Presieduto dal direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via, il comitato assicurerà "un costante supporto" al ministro Fabrizio Saccomanni nella predisposizione dei programmi di dismissione, spiega la bozza del provvedimento. "Una volta insediato il Comitato non ci sarà bisogno di definire altre norme", spiega la fonte governativa. Il quadro legislativo è già previsto dalla legge 474 del 1994 e prevede che le partecipazioni del Tesoro possano essere alienate con un decreto della presidenza del Consiglio (Dpcm). Il debito italiano, stimato dalla Banca d'Italia in 2.060 miliardi in agosto, è visto raggiungere il 132,9% del Pil a fine 2013, il rapporto più alto nella zona euro dopo la Grecia. In settembre Letta ha ridotto l'apporto delle privatizzazioni ai conti pubblici allo 0,5% del Pil dall'1% previsto da Mario Monti considerandola una cifra più realistica. Alla fine del 2015, in base al Fiscal Compact ci sarà la prima verifica della capacità dell'Italia di ridurre in un triennio il rapporto debito/Pil di 1/20 medio ogni anno. Per il futuro, Letta e Saccomanni puntano a ridurre il debito anche attraverso la cessione di immobili pubblici. Nella legge di Stabilità il Tesoro ha prudenzialmente iscritto a bilancio 500 milioni annui tra 2014 e 2016 come proventi dell'attività di dismissione e valorizzazione degli immobili pubblici. Invimit, la società di gestione del risparmio posseduta dal Tesoro, potrebbe arrivare a gestire entro il 2017 immobili con un valore di circa 6 miliardi, ha detto oggi l'Ad Elisabetta Spitz. [ID:nL5N0IF2RX] Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia