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Governo, Napolitano incarica Renzi, soluzione in "qualche giorno"

ROMA (Reuters) - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affidato l'incarico di formare il nuovo governo a Matteo Renzi che ha accettato, secondo la formula di rito fino a quando non si avrà la lista dei ministri, con riserva ma che ha già commentato che questa è "la volta buona". Renzi ha confermato che servirà "qualche giorno" per avere il governo che avrà un "orizzonte di legislatura", ma ha già chiarito che il primo impegno sarà quello della "emergenza del lavoro" e ha indicato una tabella di marcia per l'esecutivo di qui a giugno. Lasciato il Quirinale Renzi si è recato al Senato e alla Camera per informare i rispettivi presidenti di avere ricevuto l'incarico e su come intende muoversi in questi giorni. Una nota della Camera informa che, su richiesta di Renzi, le consultazioni del presidente incaricato da domani avranno luogo a Montecitorio nella sala del Cavaliere. La nota del Senato invece avvisa che il colloquio fra Renzi e Piero Grasso è durato 35 minuti. Tornando a Firenze Renzi ha twittato: "Con tutta l'energia e il coraggio che abbiamo. La volta buona". Nel pomeriggio poi, con un lungo intervento a palazzo Vecchio, ha salutato l'amministrazione della sua città e nominato il deputato Dario Nardella vicesindaco, di fatto lanciandolo nella corsa alla successione nelle elezioni di fine maggio. "CI PRENDIAMO IL TEMPO NECESSARIO" "Ci prendiamo il tempo necessario sapendo che fuori da qui il senso dell'urgenza è straordinariamente delicato e importante, ma è altrettanto vero che un orizzonte di legislatura necessita di qualche giorno di tempo per arrivare a sciogliere la riserva", ha detto Renzi ai cronisti al Quirinale, dopo aver parlato per circa un'ora e mezza con Napolitano. Il segretario del Pd ha confermato che insieme con il capo dello Stato immagina "un allungamento della prospettiva politica di questa legislatura che si colloca nell'orizzonte naturale previsto dalla Costituzione", quindi fino al 2018. Indicando la "scaletta" degli impegni del suo futuro governo, Renzi ha anticipato: "Entro il mese di febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali da portare all'attenzione del Parlamento e da subito dopo, nei mesi successivi, immediatamente nel mese di marzo la questione del lavoro, nel mese di aprile la riforma della Pubblica amministrazione e nel mese di maggio quella del fisco". L'appuntamento più atteso delle consultazioni è l'incontro con il leader del Nuovo centrodestra Angelino Alfano che sabato, nelle consultazioni al Quirinale, ha chiesto "48 ore di tempo" per la stesura del programma, incontro che dovrebbe avvenire domani. LE OTTO CONSULTAZIONI DI NAPOLITANO Il voto di fiducia del Parlamento al nuovo governo è atteso entro la settimana, dopo che Renzi avrà sciolto la riserva, indicato a Napolitano la lista dei ministri e giurato. Si concluderanno allora le ottave consultazioni del presidente Napolitano. Le prime, nel maggio 2006, portarono al governo Prodi 2; nel gennaio 2008 l'incarico esplorativo a Franco Marini che portò allo scioglimento delle Camere; nel maggio 2008 le consultazioni che portarono al governo Berlusconi 4; nel dicembre 2011 il governo Monti; nel dicembre 2012, dopo le dimissioni di Mario Monti, le consultazioni che portarono allo scioglimento delle Camere; nel marzo 2013 il pre incarico a Pierluigi Bersani; sempre nel marzo 2013 le consultazioni che portano alle commissioni di saggi in attesa che il Parlamento elegga il nuovo presidente della Repubblica; nell'aprile 2013 l'incarico a Enrico Letta; infine quelle attuali, le ottave. (Massimiliano Di Giorgio) Sul sito it.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia