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Governo, slitta a domani Cdm su Def, oggi data referendum

ROMA (Reuters) - L'approvazione delle nuove stime macroeconomiche e di finanza pubblica non andrà oggi in Consiglio dei ministri ma più probabilmente domani, ha riferito oggi a Reuters una fonte di maggioranza. Il Cdm di oggi approverà invece la data del referendum costituzionale, ha detto la fonte. Secondo alcuni media, il rinvio del Def sarebbe dovuto al mancato accordo con la Commissione Europea sui numeri della prossima legge di Bilancio. Il 13 settembre scorso, una fonte governativa aveva riferito che la stima di crescita dovrebbe essere ridotta quest'anno da +1,2% a +0,8/+0,9%, poco oltre il +0,7% con cui l'Italia ha chiuso il 2015. L'indebitamento netto dovrebbe essere lievemente innalzato, dal 2,3% del Pil indicato a metà aprile a quota 2,4%, mentre è sempre più a rischio l'obiettivo di un rapporto debito/Pil in lieve calo rispetto al 132,2% del 2015, secondo la nuova serie storica di Istat. Il 2017 non offre molti margini: il Pil dovrebbe essere fissato a +1/+1,1% a fronte della precedente stima di +1,4%. Il vecchio target di deficit/Pil è 1,8% e comprende un margine di 0,4 punti rispetto ad un livello tendenziale di 1,4%. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha garantito che il deficit tornerà a scendere l'anno prossimo, quindi il nuovo target dovrebbe essere poco al di sotto o analogo al 2,4% atteso quest'anno. Il peggiorato quadro macroeconomico si rifletterà in un deficit tendenziale più alto dell'1,4% fissato ad aprile, ma tale comunque da garantire un nuovo margine di flessibilità, che Renzi vuole sfruttare per avviare la ricostruzione delle zone terremotate in Centro Italia e adeguare le scuole ai più moderni criteri antisismici. Ma tutto dipende dalla trattativa con le autorità di Bruxelles. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia