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Governo studia decreto per sbloccare impianti Ilva e Fincantieri

ROMA (Reuters) - Il governo sta valutando l'opportunità di approvare un decreto legge per garantire l'operatività dell'Ilva di Taranto e dello stabilimento di Fincantieri a Monfalcone. È questa la ragione che ha indotto Palazzo Chigi a sospendere fino alle 18,30 il consiglio dei ministri, secondo quanto riferiscono una fonte governativa e una vicina alla materia. La magistratura tarantina ha sequestrato l'altoforno 2 dell'Ilva di Taranto dopo la morte di un operaio, l'8 giugno scorso. L'azienda ha presentato un'istanza per rinviare di 10 giorni la fermata dell'altoforno. La proroga, spiega una delle due fonti, serve all'Ilva per presentare una seconda istanza di facoltà d'uso dell'altoforno, assieme a nuove misure di messa in sicurezza. La magistratura dovrebbe pronunciarsi oggi pomeriggio. Palazzo Chigi ha deciso di prendere tempo ma non esclude il varo di un decreto legge per garantire l'uso dell'altoforno: "Si stanno esaminando tutte le opzioni, non c'è ancora una decisione formale", spiega la fonte governativa. Nel provvedimento, sempre che sia approvato, dovrebbe entrare anche una misura su Monfalcone, aggiunge la fonte. La procura di Gorizia ha sequestrato un capannone destinato a scarti di lavorazione, asserendo che il blocco non comporta l'interruzione delle attività ma una diversa gestione dei rifiuti. Fincantieri dice invece che il sequestro riguarda aree del cantiere destinate alla selezione dei residui di lavorazione, strategiche nell'ambito del ciclo produttivo. L'impianto occupa circa 1.500 dipendenti Fincantieri, mentre sono circa 3.000 i lavoratori di ditte appaltatrici interessati dal blocco. (Giuseppe Fonte e Massimiliano Di Giorgio) Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia