Greenpeace, 30 attivisti verso trasferimento a San Pietroburgo
ROMA (Reuters) - Stanno per essere trasferiti a San Pietroburgo i 30 attivisti di Greenpeace, tra cui un italiano, detenuti in Russia per aver preso parte lo scorso settembre a una protesta contro una piattaforma petrolifera nell'Artico. Lo riferisce in una nota l'organizzazione ambientalista citando fonti diplomatiche. "A differenza di Murmansk, a San Pietroburgo c'è luce anche nei mesi invernali, e famiglie e rappresentanti diplomatici potranno far loro visita più facilmente. Ma non c'è nessuna sicurezza del fatto che le condizioni di vita nel nuovo centro di detenzione siano migliori che a Murmansk, anzi, potrebbero essere peggiori", spiega il direttore esecutivo di Greenpeace International, Kumi Naidoo. La settimana scorsa la Russia ha annunciato di aver fatto cadere le accuse di pirateria - reato punibile con 15 anni di carcere - nei riguardi dei 30 attivisti, fra cui il 31enne Cristian D'Alessandro. Ma Greenpeace nel comunicato odierno sottolinea che le autorità russe non hanno "ancora formalmente ritirato le accuse di pirateria [...] quando i 30 detenuti sono stati convocati dal Comitato investigativo nel corso di questa settimana, le accuse non sono state ritirate. Attualmente tutti loro sono allo stesso tempo accusati di pirateria e vandalismo". Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia